Comunicazioni visive e tattili. Siena vista dai detenuti del carcere di Santo Spirito: sarà inaugurata domani, sabato 1 giugno alle 11, nella galleria Cesare Olmastroni di Palazzo Patrizi, la nuova mostra prodotta dagli allievi del laboratorio permanente di pittura e ceramica, della casa circondariale.
Le opere raffigurano la città di Siena e sono realizzate con materiali di scarto e sono fruibili, grazie alla loro sofisticata tecnica di esecuzione, anche da un pubblico di non vedenti.
A tale scopo, esse sono corredate da didascalie anche in linguaggio braille: l’Unione italiana ciechi di Siena ha fornito in tal senso una preziosa collaborazione ai curatori della mostra e principalmente a Monica Minucci, l’operatrice volontaria che collabora stabilmente con la direzione della casa circondariale nella gestione del laboratorio artistico.
Capofila del progetto, culminato nella mostra, è l’Auser comunale che, in partenariato con la direzione del carcere , è risultato tra i soggetti vincitori del bando di concorso che il Comune ha emanato per la partecipazione al festival “Siena città aperta ai giovani”. E’ proprio in questo contesto che si colloca l’esposizione curata dai detenuti del carcere di Santo Spirito.
L’allestimento della mostra sarà arricchito da fotografie e filmati ritraenti le testimonianze degli autori delle opere e la descrizione di esse; gli effetti sonori che accompagnano le immagini guideranno i visitatori, specie quelli non vedenti, in un vero e proprio viaggio sensoriale. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 15 giugno.