Lo straordinario scatto del fotografo britannico Jonathan Banks, “Un ragazzo nella folla”, che ritrae un bambino liberiano mentre cerca di recuperare la sua palla in mezzo alla folla sorvegliata da soldati armati, è l’immagine vincitrice assoluta del Siena International Photo Awards (SIPA) 2019, il contest di fotografia che vanta la più ampia partecipazione internazionale.
Lo scatto dell’anno è stato selezionato tra le immagini più belle dei fotografi di 161 paesi che sono stati premiati nella suggestiva cornice del Teatro dei Rinnovati di Siena.
L’evento di premiazione ha visto la partecipazione di oltre 300 fotografi e ospiti da tutto il mondo, consacrando ancora una volta il SIPA come uno dei più importanti premi fotografici al mondo.
“Il percorso che abbiamo scelto di intraprendere da anni ha lo scopo di collegare una città come Siena, unica per storia e bellezza, a un festival dedicato alla fotografia e a un premio fotografico, il Siena International Photo Awards – commenta Luca Venturi, ideatore e direttore artistico del Festival – In questi cinque anni abbiamo lavorato con passione per creare un appuntamento che oggi è sempre più atteso e apprezzato da un pubblico non solo italiano”.
“Questo successo – continua ancora Luca Venturi – trova conferma nei numeri e nel rilievo dei professionisti di fama internazionale che hanno scelto di partecipare al nostro progetto che oggi è tra i grandi premi internazionali di fotografia. Siamo molto felici che questo nostro sogno abbia trovato, sin da subito, il sostegno e l’entusiasmo delle istituzioni, dei cittadini e di partner privati senza i quali questa avventura non potrebbe aver avuto non solo inizio ma anche importanti sviluppi nel corso degli anni”.
Scelto come miglior fotografo dell’anno Jonathan Banks oltre a essere un pluripremiato professionista è volontario della Croce Rossa britannica e spesso lavora con organizzazioni non governative. L’immagine che ha vinto l’edizione 2019 del SIPA è stata scattata a Monrovia, la capitale della Liberia, mentre Banks stava lavorando per International Alert, un’organizzazione per la costruzione della pace.
“In questo festival di tre giorni, alla periferia di Monrovia, la folla era di decine di migliaia di persone – ha raccontato il fotografo britannico Jonathan Banks – Ho iniziato fotografando i soldati, ma poi sono passato a ciò che appariva più interessante tra la gente. Stavo realizzando un primo piano di un soldato quando un bambino è uscito improvvisamente dalla folla allungando la mano verso la sua palla, spaventato dai soldati e dalle loro armi”, ha detto Banks. “Tutto ciò è accaduto in un battito di ciglia ma sono comunque riuscito a realizzare questo scatto che, attraverso gli occhi spaventati di un bambino solamente preoccupato di riprendere la sua palla, testimonia la precarietà della pace”.
“In soli pochi anni il Siena International Photo Awards si è trasformato in una delle più importanti competizioni fotografiche al mondo – spiega Luca Venturi, ideatore e direttore artistico del Festival – Un successo legato non solo all’entusiasmo, alla dedizione e alla passione dei partecipanti, ma anche al fatto di voler conservare nel cuore dei “Siena Awards” quello che era il sogno iniziale. Fin dall’inizio abbiamo avuto il coraggio di immaginare che Siena potesse e dovesse diventare la Capitale della Fotografia e in virtù di questa ‘idea folle’ abbiamo scelto di organizzare un festival capace di riunire fotografi da tutto il mondo. Siamo felici di aver creato una grande famiglia, una comunità con al centro la fotografia, come forma di linguaggio internazionale che connette persone di ogni cultura ed estrazione sociale. Un sogno diventato realtà, sostenuto da partner e istituzioni che insieme a noi continuano a investire nella forza dell’immaginazione e nel potere che le immagini hanno di poter raccontare storie piene di significato”.
Il fotoreporter americano Matt McClain ha conquistato il prestigioso titolo di “Best Author 2019” grazie al riconoscimento ricevuto dalle sue immagini, premiate in ben due distinte categorie: “Photojournalism” con la foto intitolata “Memorial Day”, una straziante immagine di un bambino in visita al Cimitero di Arlington seduto accanto alla lapide del suo defunto padre “Fascinating Faces” e con lo scatto “Border Patrol Academy” ritrae un cadetto donna in fila con i suoi commilitoni ad Artesia, in New Mexico.
In Creative e Still Life, il fotografo indonesiano Hardijanto Budiman ha vinto con la sua surreale immagine “Chiudi gli occhi e lasciati andare”. L’italiano Alessio Paduano si aggiudica il primo premio in Fotogiornalismo con la foto, “Vita e morte nel Mar Mediterraneo”, scattata durante una straziante operazione di salvataggio dei migranti al largo della costa libica.
Susana Girón, Spagna, ha vinto Viaggi e Avventure con la foto “Transumanza in Spagna”. Lo scatto panoramico che documenta la secolare tradizione dei pastori nomadi mentre, a piedi, trasferiscono i loro greggi seguendo il consueto itinerario stagionale. Lo spagnolo Ignacio Medem ha conquistato quest’anno la categoria La bellezza della Natura con la foto intitolata “Riciclaggio naturale”, realizzata mentre un gruppo di oltre 100 coccodrilli stava divorando un ippopotamo morto in Zambia.
William Burrard-Lucas, fotografo del Regno Unito, ha vinto la categoria Wildlife con “Black Rhino at Night”, un’immagine notturna di un rinoceronte perfettamente illuminato che cammina sotto le stelle in Kenya. Con “Multi Colour” la fotografa indonesiana Elizabeth Jenny Taner ha vinto il primo premio in Architettura & Spazi Urbani. Lo scatto della Taner cattura sapientemente la vibrazione e la geometria di un complesso colorato di uffici a Tokyo. Il fotografo russo Maxim Korotchenko ha vinto Sports in Action con “Divers”, un’avvincente immagine realizzata in un centro acquatico nella quale ombre, elementi umani e linee architettoniche sono in perfetto equilibrio.Una coppia che ride gioiosamente in una stazione ferroviaria quasi vuota del Giappone è l’immagine con la quale il fotografo belga Bram Paulussen ha vinto la categoria Jump for Joy.
L’argentina Constanza Portnoy si è aggiudicata la categoria Storyboard con il suo bellissimo reportage, “Life Force: What Love Can Save”, che racconta la storia commovente e dissipatrice di stereotipi di una bambina che cresce con genitori gravemente disabili.
L’indiano Mohit Khetrapal ha infine vinto la categoria Under 20 con “Fun Teacher”, una foto di un ragazzo che si tuffa nel fiume Gange a Varansi sotto lo sguardo attento del fratello minore. Il fotografo greco Nick Kontostavlakis ha vinto la nuova categoria ” Short Documentary Film ” con lo straordinario video “A Journey Back to Greece”.