“La mia prima mossa? Farà passare l’idea che il voto ha approvato questo programma. E su queste proposte incominceremo a lavorare con la calma necessaria. Alcune cose potranno essere fatte prima, altri cambiamenti invece richiedono tempo e ostinazione. Ma io sarò tenace e terrò fede al mio cognome”
Si è fermato a parlare con la stampa Roberto Di Pietra. Ed ha ricordato alcuni versetti della Bibbia. Il neo-Rettore è arrivato in Rettorato qualche minuto dopo l’esito del secondo turno delle elezioni in ateneo perché non era presente durante lo spoglio. “Perché non c’ero? Bisogna dominare l’ansia. E quindi l’unico modo per dominarla era restare a casa con la famiglia”.
Per Di Pietra la sua “è una vittoria di un ateneo da anni ai vertici delle classifiche nazionali” ed il risultato più importante “è stata la grande lezione di democrazia data dall’affluenza degli elettori”. “Cominceremo a lavorare da domani per realizzare quanto abbiamo proposto nel nostro programma elettorale-ha detto-. Chiedo il contributo di tutti visto che questa è una vittoria di tutti”
“Quali saranno le regole per mantenere l’ateneo in vetta nelle classifiche di valutazione? Crescita su didattica e ricerca. C’è tanto bisogno di investire su questo, sulla terza missione. Ed attenzione anche alla parte assistenziale e sanitaria, che è importante nel nostro ateneo”.
La chiosa è un messaggio alla sfidante Sonia Carmignani e all’attuale rettore Francesco Frati: “Da Sonia, così come dai dipartimenti di ateneo, mi auguro la massima collaborazione. Con il Rettore abbiamo condiviso molte cose, durante il Senato accademico. E tutti questi processi saranno portati in avanti”
Katiuscia Vaselli