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Volti, famiglie e identità: i canopi etruschi protagonisti a Chianciano Terme

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Volti modellati nell’argilla millenni fa, capaci ancora oggi di raccontare la vita, la morte e l’identità di un popolo, sono ospitati nella nuova sezione dei canopi al Museo Civico archeologico di Chianciano Terme.

“Ben 25 canopi, le urne cinerarie utilizzate soprattutto nel nostro territorio e che non erano mai esposte prima. Questa esposizione rappresenta forse un unicum nel panorama dei musei etruschi della Toscana e dell’Etruria in generale”, spiega l’assessore con delega alle politiche culturali Michele Micheli.

Le urne sono state scelte per il loro valore simbolico e per i significativi contesti di provenienza, come gemelli o famiglie deposte nella stessa tomba. I canopi rappresentano una testimonianza unica dell’arte etrusca e sono in mostra nell’ambito del progetto Etruschi 85/25, che celebra l’antica civiltà e che vede tra i suoi protagonisti la Fondazione Musei Senesi e la Regione Toscana. Il museo archeologico si conferma così custode della memoria etrusca, come fu voluto dai cittadini e dall’associazione Geoarcheologica.

“Dopo uno dei grandi ritrovamenti, la necropoli di Tolle, dove furono scavate negli anni Novanta circa un migliaio di tombe, si è voluto fortemente questo museo perché raccogliesse la nostra storia”, ha aggiunto.

Non solo etruschi, però. Nella struttura sono visibili da qualche giorno incisioni, libri antichi e documenti in una mostra interamente dedicata al granduca di Toscana Pietro Leopoldo e alle sue politiche, dall’archeologia allo sviluppo termale.

“Sono stati, attraverso illustri storici ed esperti, raccontati il ruolo e l’impatto di Pietro Leopoldo – dice la sindaca Grazia Torelli-, che ha segnato la Toscana come sovrano illuminato in un periodo relativamente breve, ma che ha lasciato segni indelebili. Lo ha fatto nell’agricoltura, lo ha fatto nella società abolendo la pena di morte, ma lo ha fatto anche a Chianciano Terme e in tutte le terme della Toscana”.

MC