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Bigliettazione integrata al Santa Maria della Scala, Valdambrini: “Auspico accordo forte con Opera”

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“Auspico un accordo forte per la città ma ancora non ci siamo arrivati”, dice il direttore della Fondazione Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini quando risponde ai consiglieri comunali, membri delle commissioni Garanzia e controllo e Cultura, e parla dell’argomento della bigliettazione con Opera Laboratori per il complesso dell’ex-ospedale. “Le vicende precedenti rendono il percorso faticoso”, ha ammesso il direttore riferendosi allo stop del rapporto tra Palazzo Pubblico e Opera, per la gestione del Santa Maria, che avvenne ad inizio del 2022. “Ma abbiamo già provato dei tentativi di avvicinamento”, ha comunque aggiunto. Sulla parte riguardante l’ingresso del Ministero della Cultura dentro alla Fondazione e le novità sull’aggiornamento dello statuto si è concentrato il presidente Cristiano Leone, intervenuto nell’audizione da remoto. “Auspico che entro la fine dell’anno il dicastero dia il via libera” alla revisione dello statuto. “Così potremmo procedere a completare la variazione nel 2026”, le sue parole. Il presidente ha sottolineato che le modifiche “permetteranno l’ingresso di nuovi attori, come la Regione Toscana e le Università”, ai quali “saranno inviati inviti formali a partecipare”. Potranno inoltre aderire anche soggetti privati, molti dei quali già sostengono la Fondazione Santa Maria della Scala attraverso strumenti come l’Art Bonus, contribuendo in modo concreto alla valorizzazione del complesso museale e del suo patrimonio. “La nuova struttura sarà simile a quella del Museo Egizio di Torino e Ginori di Firenze, che coniugano natura pubblica e privata”, ha aggiunto Leone.

MC