Il 3 ed il 4 marzo, il Teatro dei Rinnovati ospiterà (per la prima volta) la Commedia delle Donne, messa in scena dal Coordinamento femminile delle diciassette consorelle. Sesto spettacolo per loro, reduci dal clamoroso successo dello scorso anno con “A spasso nel tempo”, il cui ricavato è stato devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto. Un appuntamento ormai caro a tutti i senesi che porta sul palco donne di Contrade ed età diverse che fondono le proprie personalità ed esperienze per creare qualcosa di unico, divertente e che possa toccare i cuori di tutti. Abbiamo voluto approfondire l’argomento con la coordinatrice, Tiziana Marchetti.
Partiamo dall’inizio… Come nasce il Coordinamento delle Donne di Contrada?
“Nasce a fine anni ’70, quando la maggior parte delle Contrade aveva un gruppo donne. Con gli anni tutto si è evoluto e anche le attività femminili comuni, principalmente attuate con fiere di beneficenza manufatti, con il tempo e con lo scioglimento di alcuni gruppi femminili nelle singole Contrade, è cambiato. Non il Coordinamento, che non ha subìto modifiche: esso serve ad unire tutte le forze femminili dei diciassette rioni e quindi ad amplificare i risultati del lavoro. Faccio proprio l’esempio delle commedie: lo scorso anno, l’impegno unitario delle 17 contrade permesso di raccogliere 17.200 euro. Ricavato consegnato al magistrato delle contrade e devoluto alle popolazioni terremotate”.
E la commedia? Come è nata l’idea?
“È nata durante una vendita di vini al Casin dei Nobili. Siccome ci annoiavamo, ho detto ‘ma perché non facciamo qualcosa di divertente… tipo una commedia?’ All’inizio era uno scherzo ma poi l’idea è piaciuta. Questa è la sesta commedia che portiamo in scena. Da sempre, la beneficenza è al centro delle nostre attività. Abbiamo fatto delle aste a scopo benefico con tanto di banditore ufficiale, con opere fatte un anno da donne di contrada, un altro anno da contradaioli di ogni genere. E poi tant’è altre iniziative, a cominciare da Passo passo pe rioni: non c’e mai una finalità diversa per noi. Negli anni siamo state vicine a tantissime realtà del territorio e questo continuiamo a fare. Anche offrire il Masgalano è stato, per noi, dare qualcosa alla città”.
Ad oggi, sono solo tre le contrade che hanno mantenuto il Gruppo Donne. Lo scioglimento dei gruppi nelle varie contrade, però, non ha intaccato il Coordinamento. Ma spesso siete state soggette a critiche e attacchi…
“Abbiamo saputo che qualcuno ha proposto di sciogliere Coordinamento. Questo è un organismo riconosciuto ufficialmente dal Magistrato delle Contrade, con tanto di disciplinare. Ci sono quattro contrade che non fanno parte del coordinamento ma che comunque partecipano alle iniziative benefiche. Questo comporta che loro non hanno potere decisionale perché non partecipano alle riunioni. Noi comunichiamo al Magistrato l’iniziativa e questo riporta ai Priori, poi loro decidono se partecipare o meno”.
Torniamo alla commedia… cosa vedremo in scena, quest’anno?
“Partiamo esattamente da dove eravamo rimaste. La nostra sceneggiatrice, Letizia Gettatelli, ci ha giocato questo brutto scherzo e ci ha lasciate tutte lì, in Russia a fare le badanti. Il nostro scopo è quello di tornare a Siena”.
Sul palco vedremo molte donne di età diverse. Cos’è che riesce ad unirvi?
“Il collante è il teatro perché è aggregante: passiamo più tempo tra noi che in famiglia. Si crea un’armonia e un essere fiere di appartenere alla città e alle nostre contrade. Ritrovarsi in un organismo così, comporta una crescita, una fierezza, una collaborazione. Ovviamente anche discussioni, ma finisce tutto nella risata. L’adrenalina a sipario chiuso prima di entrare, la carica che ci trasmettiamo l’un l’altra è unica. Le mie donne, come le chiamo io, le sento tutte con me. Prima di entrare lì, c’è un intenso scambio di sguardi. Come è bello il saluto finale con il fazzoletto ed entri due a due a goderti l’applauso… è meraviglioso”.
Progetti futuri?
“Forse, nel 2019 non ci sarà la commedia. Siamo un po’ stanche, di solito le facevamo ad anni alterni, ma visto il grande successo, abbiamo deciso di farne un’altra subito nel 2018. Quindi, non abbiamo neanche finito la prima che subito sono partite le prove per la seconda! Comunque, la decisione verrà presa dal coordinamento”.
Arianna Falchi