“La storia per immagini, la vita e il paesaggio a Siena e nel suo territorio” è il titolo del progetto approvato dal Mibact, di cui la Pinacoteca Nazionale di Siena – Polo Museale della Toscana è capofila per la realizzazione di un percorso museale integrato sui temi della vita quotidiana e del paesaggio.
Il progetto è stato presentato questa mattina a Palazzo Chigi Piccolomini alla Postierla dalla responsabile scientifica del progetto MuSST Anna Maria Guiducci, dal direttore del Polo Museale della Toscana Stefano Casciu e dal dirigente delegato Musei Mibact Manuel Guido.
Il progetto si è classificato quinto in Italia, ta i sette approvati nell’ambito del bando “MuSST, Musei e Sviluppo dei Sistemi Museali Territoriali“.
“Il bando nasce dall’iniziativa della Direzione Generale Musei. Con una circolare di marzo 2016, la Direzione ha voluto sostenere 17 musei in 17 regioni – spiega Manuel Guido, dirigente delegato Musei Mibact -. In più, la novità è nella creazione di una rete territoriale e nella progettazione partecipata degli enti. Da qui, il Ministero dei Beni Culturali si propone di creare un sistema museale nazionale. In questi giorni a Roma, una commissione si è riunita per definiere gli obiettivi del sistema da cui scaturirà un decreto del Ministero per regolare le attività dei musei e per sostenere e valorizzare le risorse culturali ed economiche locali”.
Altro obiettivo del bando MuSST, è quello di realizzare reti tra soggetti che gestiscono i musei, così da fornire una fruizione coerente. “Musei statali e comunali verranno coinvolti per creare una visita coordinata e logica per percorrere e conoscere la storia della città. Questo vedrà condivisione di esperienze, di attività e magari anche di opere. Sarà uno stimolo per lavorare insieme e in questo avranno un ruolo fondamentali i partners locali” conclude Guido.
Il progetto ‘La Storia per Immagini’ vede la Pinacoteca Nazionale di Siena in partnership con il Museo delle Biccherne dell’Archivio di Stato di Siena, il Santa Maria della Scala, i Musei Civici di San Gimignano, il Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano e il Palazzo Corboli di Asciano afferenti a Fondazione Musei Senesi, l’Università degli Studi di Siena, la Fondazione Conservatori Riuniti e la Cooperativa Sociale ‘La Proposta’, per una collaborazione tra diverse istituzioni finalizzata alla promozione di un sistema di offerta culturale integrata, basata sulla realizzazione di itinerari specifici ed inclusivi per i vari pubblici.
“Il bando ci è parso attrattivo per la forte inclusività e accoglienza che il museo è chiamato a fornire. Abbiamo voluto concretizzare due filoni di lettura: i paesaggi raffigurati nei dipinti del museo della Pinacoteca e le scene di quotidianeità, la ritualità, l’assistenza alle fasce più deboli, tutto quello che può essere fonte di interesse per il pubblico, a prescindere dalle conoscienze specifiche – spiega Anna Maria Guiducci responsabile scientifica del progetto MuSST -. Oggi, il pubblico è formato da una varia serie di gruppi sociali che si recano al museo per conoscere la storia della città. Siamo ancora lontani dal concetto anglossasone dell’educazione al museo che si basa sull’accoglienza in maniera inclusiva. Vogliamo offrire anche spunti di diletto, cercando di creare un luogo accogliente e che possa essere anche frutto di divertimento, non rendendolo respingente”.
I luoghi del progetto saranno Palazzo Chigi Piccolomini alla Postierla, l’Archivio di Stato – Museo delle Biccherne, il Santa Maria della Scala, la chiesa della Madonna delle Nevi, la Cappella del Taja all’interno di Palazzo Barabesi, la chiesa di San Raimondo al Refugio, la chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta il Santuccio e l’Orto de’Pecci, a chiusura del percorso ideale.
Un momento di particolare sviluppo per la cultura cittadina. Nel frattempo, nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico è stato firmato ieri l’accordo tra Comune di Siena e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, approvato in Consiglio comunale. In proposito, si esprime Rita Petti, presidente Commissione Cultura e Scuola gruppo PD.
“Questo atto, il primo siglato in Italia tra il Ministero e un Comune, fino ad oggi il Mibact ha stipulato accordi simili solo con le Regioni, segna il raggiungimento di un obiettivo fondamentale nel percorso di potenziamento delle attività culturali della città. Un traguardo tecnico frutto di un intenso percorso politico fortemente sentito e perseguito di cui sono state tappe fondamentali l’Atto di indirizzo per il S. Maria della Scala approvato dal Consiglio Comunale il 24 luglio 2014, il bando per il Direttore del Complesso museale e la relativa nomina.
Un percorso coerente che ha avuto la tempistica della concretezza partendo dal contesto e valutando la sostenibilità dei progetti rifuggendo proclami e fuorvianti utopie senza perdere mai la visione d’insieme e la finalità che, da decenni, la città ha chiaramente delineato.
Celebriamo con soddisfazione un punto di arrivo e di inizio: un risultato foriero di ampie prospettive future ottenuto grazie a una forte spinta politica ma attuato da figure professionali adeguate nel pieno rispetto dei ruoli.
Un successo di alcuni protagonisti che sono stati strumento per la realizzazione di una volontà collettiva: un successo per tutti.
L’accordo, stipulato in base all’art. 112 comma 4 del Codice dei Beni Culturali, è diretto a creare una visione strategica comune, sistematica e integrata, e una comune azione programmatica per la valorizzazione del “Sistema museale cittadino di Siena” con le finalità di valorizzazione dal punto di vista culturale attraverso la promozione della conoscenza, il sostegno della conservazione e l’assicurazione delle migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica dei luoghi e istituti della cultura afferenti allo Stato (Pinacoteca Nazionale, Museo Archeologico Nazionale) e al Comune di Siena (Museo Civico, S. Maria della Scala, Museo dell’Acqua); di valorizzazione dal punto di vista territoriale attraverso la creazione delle reti, il potenziamento dello sviluppo turistico e il rafforzamento della mobilità, dell’accessibilità e della sosta.
Nell’ambito di queste finalità gli obiettivi sono: lo sviluppo dell’identità e della rete dei valori; l’incremento e la differenziazione dei pubblici; il miglioramento complessivo della gestione dei musei; il riordinamenti delle collezioni ai fini della loro valorizzazione anche con scambio di opere tra musei; lo sviluppo delle reti e delle relazioni con i soggetti del territorio; il rafforzamento delle sinergie tra le amministrazioni pubbliche e le filiere economiche che ruotano attorno al sistema cultura e turismo, al fine di migliorare la fruizione del patrimonio e la permanenza del pubblico in città.
Gli obiettivi e le finalità prefissi devono essere raggiunti rispecchiando, da un lato, le prescrizioni di tutela storico-artistica paesaggistica, dall’altro attraverso i piani strategici di sviluppo culturali e di valorizzazione, così come previsti dal Codice dei Beni Culturali.
Le prime azioni in attuazione dell’accordo sono, attraverso apposite convenzioni: la definizione degli obiettivi e delle modalità di gestione da parte del Comune di Siena del Museo Archeologico Nazionale, afferente al Polo Museale della Toscana, nel Complesso del S. Maria della Scala, che di fatto sana il vulnus attuale, ossia la mancanza di un atto formale relativo al Museo Archeologico; la valorizzazione congiunta della Pinacoteca e del S. Maria della Scala attraverso il trasferimento di alcune opere dalla Pinacoteca al S. Maria finalizzato alla costruzione di un percorso espositivo incentrato sulla cultura figurativa senese dal Duecento al Quattrocento; la riunificazione al S. Maria della Collezione Spannocchi, oggi divisa tra Pinacoteca e Museo Civico; la collaborazione nell’ambito dei servizi di bigliettazione, comunicazione, promozione e servizi educativi rispettando il POR Medioevo e Francigena sostenuto e concordato con la Regione Toscana.
Queste azioni creano un forte legame tra Pinacoteca Nazionale e S. Maria della Scala e determinano una sorta di museo diffuso lungo l’asse di via S. Pietro, via del Capitano, piazza del Duomo. Una “cittadella della cultura” diffusa che reinterpreta e estende a un contesto più ampio ciò che Briganti aveva prefigurato nella rinnovata funzione dello
Spedale di Santa Maria della Scala.
Grazie all’accordo, nell’ambito degli obiettivi prefissati saranno possibili altre azioni individuate e
da individuare, allargando l’intesa anche ad altri soggetti. L’accordo, frutto di un’intensa relazione politica, segna un primato ed è un importante riconoscimento a un lavoro che getta le fondamenta su cui far crescere il ricco e complesso progetto di riuso, potenziamento e valorizzazione dell’antico ospedale di S. Maria della Scala e
che, in modo nuovo e più coerente, lo mette in relazione con la realtà culturale dell’intero tessuto cittadino”.
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