Cultura

Da Julio Le Parc a Hugo Pratt, palazzo delle Papesse apre alle geografie immaginarie sulla scia dell’optical art con un comune denominatore: l’Argentina

L’optical art di Julio Le Parc, le idee innovative e rivoluzionarie dell’artista che ha saputo miscelare colori, luci e ombre per dare vita a opere visionarie che oggi incantano per l’originalità, ha riscosso un notevole successo di pubblico: oltre 17mila visitatori (17.596 ingressi) dallo scorso 13 settembre fino a domenica 16 marzo, per la mostra “Julio Le Parc. The discovery of perception”. Si chiude quindi con numeri importanti la prima esposizione di Palazzo delle Papesse dopo la riapertura dell’iconico edificio senese, che adesso si prepara ad accogliere la grande mostra di Hugo Pratt dall’11 aprile.

Grande successo di critica e di pubblico per il padre dell’optical art che ha letteralmente invaso per sei mesi le sale del Palazzo con settanta opere di vario formato, tutte realizzate tra il 1958 e il 2024, alcune site specific, frutto della continua ricerca di Julio Le Parc sul movimento, il colore e la luce.

Molto partecipate anche le attività collegate alla mostra: visite guidate, laboratori ed eventi speciali come i Super Days o gli appuntamenti serali “Papesse Full Color”, che hanno fatto registrare il tutto esaurito quasi ogni giovedì.

L’imponente edificio, acquisito da Opera Laboratori nel giugno scorso con l’obiettivo di riposizionarlo al centro delle istituzioni culturali italiane, riaprirà al pubblico con “Hugo Pratt. Geografie immaginarie”, mostra dedicata al padre di Corto Maltese. L’esposizione monografica rende omaggio al celebre fumettista italiano in occasione del trentesimo anniversario della sua scomparsa. Per lunghi anni, l’artista di Rimini ha vissuto e lavorato in Argentina e qui ha trovato spunti e idee che hanno segnato la sua carriera di fumettista e i caratteri di tanti suoi personaggi.

Il Palazzo, che nel 1633 ha ospitato lo scienziato Galileo Galilei per le sue osservazioni lunari dall’altana, accoglierà trecento opere tra disegni, sculture, acquerelli, video e scenografie coinvolgenti per raccontare l’arte e la poetica di Pratt grazie all’accordo di valorizzazione siglato con CONG, società che gestisce e promuove tutto il patrimonio artistico del maestro nativo di Rimini.

La mostra, prodotta da Opera Laboratori e curata da Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem, con il progetto di allestimento affidato all’architetto Giovanni Mezzedimi e il catalogo realizzato in coedizione da Sillabe e CONG, sarà visitabile fino al 19 ottobre.

Katiuscia Vaselli

Nata nel cuore di Siena, giornalista e contradaiola fervente. Ora Capo-redattorice di Siena News e Presidentessa di Dinamo Digitale.

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Katiuscia Vaselli

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