Da padre Bernardo Gianni a Noa, alla sinagoga di Firenze musica ed incontri per la pace: torna il Balagan cafè

Sarà il tema della pace a fare da leit motiv alla nuova edizione di Balagàn café, la kermesse di eventi estiva che è ospitata dalla Sinagoga di Firenze dal 20 giugno fino al 5 settembre.

La kermesse culturale è organizzata dalla Comunità ebraica fiorentina e dal Comitato Rete Toscana ebraica. Collabora il Museo ebraico di Firenze e dà il suo sostegno Regione Toscana.

“Dove comincia la pace” è appunto l’argomento che fa da fil rouge e che accompagnerà il ciclo di incontri, che culmineranno con la Giornata europea della cultura ebraica di domenica 15 settembre.

L’impegno del Balagàn a generare dialogo e comprensione reciproca si articola in una serie di conversazioni, tutte fra le 20.30 e le 21.30, con figure di assoluto rilievo.

Sarà ospite padre Bernardo Gianni (giovedì 27 giugno), promotore della marcia silenziosa per la pace del 23 ottobre scorso, punto di riferimento per una Firenze impegnata nel percorso della piace e del dialogo. Da Israele interverrà Edna Angelica Calò Livne, attivista israeliana candidata al premio Nobel per la pace, con un incontro e una performance interattiva con il pubblico, mentre è in programma una conversazione con Marisa Nicchi e altre aderenti a “Donne insieme per la pace” (11 luglio). Poi ci saranno le conversazioni con il filosofo Davide Assael (18 luglio), con lo storico Claudio Vercelli (25 luglio). Tra gli altri incontri quello con la celebre scrittrice e pacifista italo-israeliana Manuela Dviri (1 agosto) e lo psicologo ed esperto di lotta all’antisemitismo David Meghnagi (29 agosto).

Musica, proiezioni di film e laboratori arricchiranno il cartellone. Per la serata conclusiva, il 5 settembre, è attesta la popolarissima musicista Noa, da sempre il prima linea per il dialogo tra israeliani e palestinesi.

Questo però non è il solo appuntamento di respiro internazionale: l’11 luglio sarà in concerto la cantante palestinese Miriam Toukan con un gruppo di musicisti israeliani e con un concerto dedicato all’incontro fra cultura araba libanese e israeliana: “Quando si incontrano Bialik e Fayrouz”. Il 20 giugno, in apertura, si esibirà a Firenze una straordinaria formazione da Belgrado, il gruppo “Shira utfila” diretto da Stefan Sablic, band multietnica e multiconfessionale la cui musica si ispira alla ricchezza della tradizione ebraica, turco/ottomana, araba a balcanica. Il 27 giugno toccherà ad uno dei massimi esperti al mondo del “ney”, strumento a fiato principe della tradizione mediorientale: verrà dalla Turchia, Aziz Senol Filiz che sarà in concerto con il toscano Ettore Bonafé e altri musicisti di assoluto spessore, in un progetto di incontro fra musiche e culture dal titolo “Jazz Anatolia”. Ma ci sarà spazio anche per un tributo a un musicista italiano fortemente legato al mondo ebraico e a Israele come Herbert Pagani, e per Enrico Fink che porterà il pubblico in un viaggio musicale attraverso la storia degli ebrei d’Italia.

“In undici anni di attività – spiega Enrico Fink direttore artistico della kermesse – il Balagàn Café ha costruito qualcosa di più di un festival culturale di successo: grazie a programmi nati intorno alla curiosità e interesse verso il mondo ebraico ma sempre declinati sulla linea del dialogo e della conoscenza reciproca, ha offerto uno sguardo capace di illuminare spazi ancora immersi nell’oscurità dell’incomprensione e del pregiudizio. Oggi viviamo un momento drammatico, che non possiamo ignorare. La guerra ha scosso le coscienze e generato una discussione senza precedenti nella nostra città, nelle nostre comunità. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di prospettive nuove che scavalchino gli steccati, che contribuiscano a far nascere prospettive innovative, percorsi di riconoscimento dell’altro, delle sue ragioni, dei suoi diritti, della sua sofferenza. Percorsi che possano scardinare contrapposizioni sterili e ormai incancrenite. Il Balagàn farà la sua parte, portando nella nostra città esempi concreti di convivenza e dialogo: avremo occasione di incontrare personalità impegnate da tempo nella costruzione concreta di percorsi di pace”.

Come da tradizione ad accompagnare le serate ci sarà Saperi&Sapori, quest’anno dedicata a Jean-Michel Carasso, chef e ispiratore di mille ricette che in questi anni hanno accompagnato e donato gusto ai giovedì sera all’ombra della cupola della Sinagoga.

Non mancheranno, dunque, le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico tutti i giovedì alle 19.30 al costo di 10 euro (prenotazione obbligatoria al numero 055 2989879, o in presenza alla biglietteria della Sinagoga in via Farini, 6) e apericena nel giardino della Sinagoga con degustazione di prelibati piatti dal mondo ebraico, offerta consigliata 15 euro (prenotazione obbligatoria via email saperiesapori2024@gmail.com, posti limitati)