I corsi saranno rispettivamente sulla commedia all’italiana e sul neorealismo
Dopo il successo ottenuto l’anno scorso, la Cooperativa Nuova Immagine e il cinema Nuovo Pendola replicano e propongono a tutti gli appassionati del grande schermo due corsi di cultura cinematografica tenuti da esperti con l’ausilio di brani filmici. Questi gli appuntamenti:
1) La commedia all’italiana, giovedì 16-23 febbraio, 2-9 marzo, ore 17,30-19,30, a cura del dott. Vincenzo Coli.
2) Il cinema e la storia: il neorealismo, giovedì 16, 23, 30 marzo, 6 aprile, ore 17,30-19,30, a cura del dott. Franco Vigni.
I corsi avranno un costo di 30 euro ciascuno, con la possibilità di iscriversi ai due cicli pagando 50 euro. Prenotazioni entro il giorno 15 febbraio presso la cassa del cinema, ed entro la mattina del 16 febbraio telefonando allo 0577-43012, dal lunedì al venerdì ore 10-12, oppure via mail a info@cinemanuovopendola.it. Il pagamento potrà essere effettuato durante la prima lezione di ogni ciclo.
«Tra gli anni Cinquanta e Sessanta – così introduce il suo corso Vincenzo Coli – durante la stagione del boom economico e delle riforme sociali si affermò la “commedia all’italiana”, nuovo genere cinematografico che, sfruttando i codici della comicità e grazie a una struttura narrativa più agra che dolce, affrontava i nodi irrisolti della storia italiana e i tanti problemi del Paese, impegnato a fare i conti con le contraddizioni dello sviluppo. I film erano capolavori come I soliti ignoti, I mostri, Il vigile, Il federale, Il sorpasso, Una vita difficile, Tutti a casa, Divorzio all’italiana, Io la conoscevo bene, i registi si chiamavano Mario Monicelli, Dino Risi, Luigi Comencini, Luigi Zampa, Pietro Germi, Antonio Pietrangeli, gli interpreti erano Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Claudia Cardinale, Stefania Sandrelli. Il corso propone un viaggio attraverso uno dei periodi più brillanti nella storia del cinema nazionale, tenendo ben presente quel contesto politico, economico e sociale dal quale è nata l’Italia contemporanea».
«Partendo dal rapporto tra cinema e Storia – spiega Franco Vigni – il corso si propone come itinerario di lettura e interpretazione di quelle opere, da Roma città aperta (1945) a Umberto D. (1952), che, nell’immediato secondo dopoguerra, hanno dato vita al Neorealismo, espressione delle energie più vitali di un momento eccezionale della storia italiana. In un clima culturale e politico nel quale più voci, spesso diverse, trovano elementi di consonanza, i registi – in primis Visconti, Rossellini, De Sica – muovendo alla scoperta del visibile, registrano personaggi, situazioni, ambienti riscoprendo tutto il potere di rappresentazione della macchina da presa. Il Neorealismo – sorta di stella cometa dall’intensa luminosità pur nella brevità del suo tragitto – ha saputo cogliere e rappresentare, con lirica e poetica drammaticità, un’Italia crollata che si guarda allo specchio, in uno sguardo che vuole al contempo riflettere la realtà e riflettere sulla realtà».