Ieri sera, mercoledì 23 agosto, in piazza Jacopo della Quercia, si è tenuto il concerto dei cori storici senesi ‘Le voci di Siena per Norcia’. Mercoledì 30 agosto, la ‘Cena di beneficenza per l’arte’.
Il Duomo di Siena s’illumina di luci azzurre, vibra tra gli applausi emozionati e commossi di una folla incantata e sembra esser lì, pronto ad aprire il suo cuore, la sua Acropoli, alla bellezza ferita dal terremoto. Un colpo all’anima per chi, ieri sera, si è trovato in piazza Jacopo della Quercia ad ascoltare gli storici cori senesi cantare al concerto ‘Le voci di Siena per Norcia‘, iniziativa volta a raccogliere fondi per ‘guarire’ le ferite di quelle opere d’arte che hanno perso la lora casa: la Basilica di San Benedetto, la Concattedrale di Santa Maria Argentea e tutte le chiese dell’area di Norcia, non ci sono più.
Quei terremoti dell’agosto e dell’ottobre 2016 hanno portato via intere famiglie, ricordi, il lavoro di una vita ed hanno distrutto i sogni di chi è riuscito a fuggire dalle macerie che sembravano cadere dal cielo. Oltre a tutto questo, a sparire è stata la storia.
La storia di un popolo, di una comunità, un pezzo di quell’Italia così eterogenea ma che non può fare a meno di nessuno dei suoi frammenti. Ed è così che Siena ha voluto ospitare questi pezzi di storia, la bellezza ferita dalla terra che trema, accogliendola come una mamma tra le sue braccia, nella mostra “La bellezza ferita – Norcia, Earth Heart Art Quake” al Duomo e al Santa Maria della Scala.
Ma Siena, non si ferma. Accogliere, ma anche dare nuova vita: è questa la volontà da cui sono nate le iniziative di raccolta fondi che rientrano nel calendario di ‘Percorsi artistici fuori orario‘, organizzato da Comune di Siena, Opera della Metropolitana del Duomo e Santa Maria della Scala, con la direzione di Opera Civita Group, le quali avranno termine con la ‘Cena di beneficenza nell’arte’, mercoledì 30 agosto.
E ieri, Siena ha alzato la sua voce. A distanza di quasi un anno, i canti dei cori storici senesi si sono alzati al cielo ed hanno scaldato gli animi dei presenti, dei fortunati passanti, un richiamo melodioso per invitare tutti a dare una mano.
Oltre all’importante finalità del concerto, sono state le emozioni a far da protagoniste. Voci uniche, fuse in un connubio di storia e modernità, attrici superbe sul meraviglioso palco di piazza Jacopo della Quercia, sovrastate dall’antichità delle volte e osservate da un Duomo silenzioso, ma incantato.
L’Unione Corale Senese ‘Ettore Bastianini’, il Coro di Vico Alto, il Gruppo Polifonico dei Madrigalisti Senesi, il Coro Agostino Agazzari ed il Coro dei Polifonici Senesi hanno iniziato il concerto con un simbolo d’unione, di comunità, con le note che ci rendono quello che siamo: “Squilli la fe’“, l’inno di Siena è tuonato sulle lastre ed ha nuovamente chiamato a raccolta i senesi, di nuovo pronti ad aprire il cuore, ancora prima delle porte.
Per Norcia, Siena alza ancora la voce.
Arianna Falchi