Cultura

“E ti vengo a cercare”, Gemma vince il contest dell’associazione Arturo Pratelli in una serata densa di emozioni

È Gemma la prima vincitrice del contest musicale “E ti vengo a cercare”, organizzato dall’associazione Arturo Pratelli. Gemma Mazzoni, ventunenne fiorentina ed artista dalle tinte R&b e new soul, è arrivata in finale insieme a Kamilla(seconda) e The Revue (terzi).

Adesso la ragazza potrà incidere il suo brano allo studio Soundy, a spese della stessa associazione. “Worse than me” è il titolo della canzone ed è “la descrizione di un amore particolare – dice la cantante a margine dell’iniziativa -: sentivo il bisogno di esprimere il modo con cui i genitori spesso addossano la responsabilità ai figli di mantenere il rapporto con loro. Dunque è un amore familiare ma è anche un dolore profondo, che spesso viene visto come normalità quando in realtà non è così”.

 

 

Denso di emozioni è stato l’evento che si è svolto al teatro dei Tozzi nel giorno del quinto anniversario della scomparsa del giovane contradaiolo dell’Aquila.

“La serata è difficile e particolare ma si può trasformare in un’opportunità concreta per dare risalto alla qualità e all’eccellenza dei giovani”, è l’incipit dell’intervento di Pietro Federici, giornalista e presentatore della prima edizione di “E ti vengo a cercare”. “La musica è spensieratezza, confusione totale e libertà – ha aggiunto Federici – . E così era anche Arturo che va ricordato anche per questo”.

La decisione di premiare Gemma, tra i dieci che erano in gara, è stata presa dalla giuria composta da cinque grandi musicisti: Marcello Faneschi; Lucia Goretti; Lorenzo Fabbri; Edoardo Cerretani e la cantante Isotta.

La critica – composta dai giornalisti Massimo Biliorsi e Annalisa Coppolaro e dallo scrittore Michele Masotti – ha invece dato il suo riconoscimento al 25enne di Massa Marittima Ascanio De Liguori, con la targa in memoria di Roby Ricci.

“Ermetica” è il titolo della canzone di un ragazzo che spazia tra il cantautorato italiano e il rock alternativo. Il brano  narra “l’ermetica nostalgia” che esiste dentro ogni essere umano.

A Giampiero Cito, contradaiolo dell’Aquila nonché grande amico del ‘menestrello di Siena’, il compito di tratteggiare la figura del grande artista senese scomparso poco più di dieci anni fa. “Come descriverlo ai ragazzi presenti stasera? Roby era una sinfonia di emozioni e contraddizioni. Poteva farti arrabbiare e piangere di gioia contemporaneamente- sono le sue parole – . Ricordarlo è un’occasione per sentirlo vicino a noi”.

Spazio quindi a Francesco Fattorini e Francesco Barbucci, direttori artistici e deus ex machina della kermesse. Il primo racconta come è nato il progetto: “come scrittore di canzoni avvertivo la necessità di portare le mie canzoni al pubblico. Ma non trovavo spazio ed ho pensato che altri avessero il mio stesso problema. Ecco dunque che ho proposto la mia idea a Francesco (Barbucci, ndr.) . Lui ha deciso di seguire la mia follia. Molti erano scettici ma alla fine oggi abbiamo qui dieci cantanti di qualità, con brani realizzati con le loro penne e con i loro strumenti”. “Vedere il teatro pieno ci fa capire cosa abbiamo fatto stasera…”, così invece Barbucci.

Tanti gli applausi anche per Isotta, la cantante senese che si è esibita con un brano che, ha spiegato, “mi sta particolarmente a cuore: con quest’opera ho vinto il premio Bianca D’Aponte. È un pezzo bellissimo”. E prosegue: “A chi si esibisce dico: non arrendetevi, stringete i denti e andate avanti”.

“L’iniziativa è straordinaria e ha l’obiettivo di sostenere la capacità propositiva dei nostri giovani. Come amministrazione siamo attenti verso di loro perché sono il motore di sviluppo della società”, ha detto l’assessore alle politiche sociali Micaela Papi che ha consegnato il riconoscimento a Gemma.

L’evento era organizzato dall’associazione Arturo Pratelli in collaborazione con il Comune, Soundy centro musicale, Uradio, Diapason, Conservatorio  Franci e con il sostegno di Banca Centro. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto a QuaVio.

Marco Crimi

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