Non è più soltanto un sistema di conteggio dei visitatori: Hyper-SPACE diventa una vera piattaforma integrata di tutela, capace in prospettiva di gestire sicurezza, conservazione e risposta alle emergenze del complesso monumentale senese. E ora, concluse le fasi sperimentali, il sistema sviluppato dal VISLab dell’Università di Siena è pienamente operativo in tutte le principali sedi dell’Opera della Metropolitana: Duomo, Cripta, Battistero e Museo dell’Opera.
La sperimentazione ha dato risultati oltre le aspettative: Hyper-SPACE ha registrato performance superiori ai metodi tradizionali di conteggio, garantendo al tempo stesso impatto estetico e strutturale pari a zero sugli edifici storici. Una rivoluzione silenziosa, ma decisiva, per un patrimonio di altissimo valore monumentale.
A trasformare il prototipo accademico in una piattaforma operativa scalabile è stata Hyperion, ex spin-off dell’Università di Siena, che ha curato l’ingegnerizzazione del sistema preparando la tecnologia alla sua piena applicazione in contesti monumentali complessi.
Ma l’elemento più innovativo non riguarda soltanto la tecnologia: è la struttura istituzionale che la sostiene. L’esperienza senese nasce infatti da una convenzione tripartita stabile – Università di Siena, Opera della Metropolitana di Siena e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – un modello unico in Italia che supera la logica degli interventi post-evento e istituisce un vero presidio permanente di sicurezza preventiva. Una governance integrata che produce effetti concreti: conoscenza costante dei flussi, allarmi automatici in caso di criticità, supporto alla gestione quotidiana dei siti e maggiore capacità di risposta nelle emergenze.
La piattaforma è già predisposta per una fase evolutiva che la renderà un “ecosistema di tutela”: dal triage digitale delle opere in caso di emergenza alla conservazione assistita, dal monitoraggio dei dispositivi di sicurezza fino agli strumenti di supporto decisionale per personale museale e Vigili del Fuoco. Il dato, dunque, non come semplice statistica, ma come vera risorsa operativa condivisa.
“L’esperienza di Siena dimostra che la sicurezza può diventare patrimonio culturale essa stessa: non un vincolo, ma una forma evoluta di tutela”, spiega Alessandro Mecocci, responsabile scientifico del VISLab. “Qui ricerca e prevenzione convergono in un modello scalabile e replicabile».
Sulla stessa linea Giovanni Minnucci, già Rettore dell’Opera della Metropolitana: “Una delle nostre missioni è custodire il complesso monumentale senza interromperne la vita. Questo progetto permette di farlo senza tornelli, senza ingombri, senza alterazioni, nel pieno rispetto della storia dei luoghi”.
Il risultato è un caso-studio nazionale: un sistema operativo che genera competenze, dati e buone pratiche replicabili altrove.