L’evento, che avrà il suo clou con la presentazione del libro, prevede alcuni momenti musicali e scenici con il Maestro Luciano Garosi ed alcuni allievi dell’Istituto di Musica, e con Giovanna Vivarelli, Alessandro Zazzaretta e l’attore professionista poliziano Alessandro Waldergan, coordinati da Franco Romani per l’Arteatro Gruppo, che leggeranno alcuni passi tratti da documenti originali pubblicati nel volume.
Montepulciano nel Risorgimento è il frutto di una ricerca storica accurata ed approfondita realizzata nell’anno del 150° da alcuni ricercatori locali e non, che vuole lasciare una traccia delle celebrazioni che si sono svolte a Montepulciano, e che ha svelato numerosi aspetti e documenti inediti o poco conosciuti della vicenda risorgimentale.
Montepulciano, infatti, fu un rilevante luogo di sedizione nella Toscana Granducale, nel periodo che poi portò all’Unità Nazionale. Le ragioni di questa importanza risalgono già all’epoca del ‘confino’ di Francesco Domenico Guerrazzi, negli anni trenta dell’800, con la fondazione di una delle prime sezioni della ‘Giovine Italia’. Ma tanti furono gli eventi memorabili di quegli anni e tanti i personaggi, anche di primissimo piano che giunsero a Montepulciano: da Garibaldi, a Giuseppe Mazzini, a Silvio Pellico.
Il volume parla però anche dei molti tra i poliziani che parteciparono, spesso da volontari, alle patrie battaglie, tra i tanti i due garibaldini della spedizione dei Mille Zelindo Ascani e Giuseppe Migliacci, i volontari Tarugio Tarugi, Pasquale Svetoni, Carlo Minati o Zelindo Ciro Boddi, e, soprattutto, di quelli che morirono per la Patria a Curtatone, Cesare Colombi, a San Martino, Lodovico Tombesi, e nella Battaglia del Volturno, Giuseppe Giachi.
L’introduzione di Montepulciano nel Risorgimento è del noto storico Lucio Villari che ha collaborato volentieri all’iniziativa al pari dei molti autori che hanno partecipato alla stesura dei testi che sono suddivisi in alcune sezioni. La parte iniziale è quella degli ‘avvenimenti’ che descrive Montepulciano dalla fine del settecento fin dopo la presa di Roma del 1870.
In particolare il periodo centrale degli avvenimenti risorgimentali poliziani è descritto grazie ad un quadro puntuale delle due presenze di Garibaldi e della vicenda dei volontari nelle Patrie battaglie, primi tra tutti quelli che parteciparono alla spedizione dei Mille. Va detto a tal proposito che, grazie alle ricerche collegate al volume, sono stati ritrovati numerosi documenti, spesso inediti, tra cui l’eccezionale diario del garibaldino dei Mille Giuseppe Migliacci, la cui trascrizione è stata messa a disposizione dalla nipote Rita Costantino Mori, e l’altra interessantissima testimonianza dell’opuscolo di Garibaldi a Cetona nel luglio 1849, scritto pochi anni dopo da Pietro Terrosi. Segue poi la sezione dei ‘personaggi’, quella delle ‘appendici’, in cui trovano posto alcuni interessanti approfondimenti sulla pittura del Risorgimento a Montepulciano e sulle lapidi risorgimentali presenti nella città, ed infine quella dei documenti.
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