C’è tempo sino al 14 ottobre pre visitare la mostra: “5 alla Rocca”.
L’esposizione, organizzata e promossadall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Castiglion d’Orcia, rimarrà aperta fino al 14 ottobre e ben si colloca in Val d’Orcia quale forma originale, ma anche tipicamente locale.
Le opere infatti ben si sposano con l’ambiente che le accoglie e si pongono anche in continuità con l’antico percorso effettuato dai pellegrini sulla Via Francigena. Sono vere e proprie macchie di colore che ti avvolgono fin nell’essenza. La rocca poi, col suo sapore antico, con il suo cortile, i suoi suggestivi ambienti, la sua perfetta predominante collocazione territoriale dal panorama mozzafiato… è un tutt’uno con queste creazioni, molte delle quali ideate appositamente per il luogo come il “Volo delle rondini” e il “Pellegrino della via Fracigena” del pientino Emo Formichi eseguiti magistralmente con oggetti di recupero provenienti dagli scarti della civiltà industriale. I lavori di Formichi ben si sposano con quelli del suo concittadino Enrico Paolucci che con “Cinghiale in Val d’Orcia” e le sue “Civette” celebra questi paesaggi unici nel suo genere in tutto il mondo. Le fotografie analogiche di Raffaella Zurlo, milanese di nascita e pientina d’adozione, immortalano i volti di questa terra di Toscana, visi sereni che tramandano “Radici”. Un posto a parte merita Annibale Parisi da definire sicuramente il “filosofo della materia” con i suoi numerosi disegni definiti “poesie di carta”. Infine Carlotta Parisi che con molte delle sue creazioni papier-mâché di donne e gatti coloratissime e fantasiose ha voluto aprirci una finestra sulla meraviglia e ha saputo rammentarci alla nostra memoria S. Caterina da Siena dedicando a lei un angolo della rocca, lo Scrittoio, davanti ad una feritoia che si apre sulla Val d’Orcia.