“Il film che Tarantino avrebbe voluto dirigere”. Così il regista sudcoreano di “Old Boy”, Chan-wook Park, parla del suo capolavoro al festival di Cannes nel 2004. Un film drammatico nel vero senso della parola, di quelli che ti riempiono di emozioni e che quando esci dalla sala, ti fanno riflettere sul perché di certi comportamenti sociali e sulla percezione del mondo.
Il regista con un intreccio di stile cinematografico asiatico e influenze tarantiniane, senza risparmiare al pubblico una goccia di sangue, racconta l’ira e la disperazione dei personaggi e l’intrigo dei loro drammi.
Un “noir” contemporaneo che ha visto riconoscimenti in tutto il mondo, consacrato infine dalla palma d’oro nel 2004.
La serata ha riscosso grande successo sia dal punto di vista del pubblico presente in sala, sia dal numero di opere esposte per il concorso artistico 777. Hanno esposto le loro opere Tani Paolo con un testo proiettato su tela, Casaioli Riccardo con due dipinti su tela, Zambaldo Marco con una ingrandimento fotografico ed una struttura coreografica e Galeotti Valentina con un fumetto tratto da “I Borgia” di Manara e Jodorowsky.
Il tema che verrà affrontato il prossimo appuntamento martedì 21 febbraio, sarà l’accidia, con la proiezione di “Elephant”, di Gus Van Sant (Usa, 2003), sempre associato all’esposizione artistica. Ricordiamo che la partecipazione al concorso artistico, sponsorizzato da Ruffoli Art Store, è gratuita ed aperta a tutti. I particolari per iscriversi sono specificati sul bando di “777” pubblicato sulla pagina facebook di Monteroni d’Arte.