La realtà senese ha buone pratiche e potenzialità, dobbiamo farle vivere ogni giorno. L’importanza del ruolo della donna deve essere argomento di dibattito e non occasione di scherno o sfregio. Purtroppo alla vigilia di questa data abbiamo visto anche a Siena scene di ordinaria follia: un’aggressione e un femminicidio che inaugurano nel modo peggiore il mese della donna. Quando si tratta di violenze su una donna non importa chi sia la donna, ma importa che qualcuno si sia ancora una volta sentito in potere di farle violenza.
La società sta diventando sempre più cinica, particolare, insensibile. Gli attacchi alla morale, alle regole, alla stessa nostra Costituzione uniti alla forza devastante della crisi economica stanno facendo regredire il nostro Paese sul piano sociale. Tante persone oneste, donne, giovani, anziani stanno aspettando un cambiamento che consideri le loro condizioni e le loro ragioni. Che ridia forza e speranza al lavoro, all’inclusione sociale, al ruolo pubblico, alla giustizia e la legalità: un mondo, in pace, più equo e rispettoso dell’ambiente che ci accoglie. Che sappia mettere al centro la persona, donna o uomo che sia, nel pieno rispetto della sua esistenza.
Ci auguriamo che questo 8 marzo aiuti tutti a riflettere su quanto sta accadendo e permetta alle donne di trovare sopratutto in loro e per loro la considerazione e il rispetto.
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