8 marzo, a Siena si ricordano le donne della Resistenza con lo spettacolo “La partigiana nuda”

A Siena si celebra l’8 marzo ricordando le donne della Resistenza. Venerdì 8 marzo alle ore 18 presso la sala della Pubblica Assistenza in viale Mazzini (ingresso libero) va in scena “La partigiana nuda – Storie di donne nella Resistenza”, lo spettacolo prodotto da Aresteatro dal testo di Egidio Meneghetti e da un progetto di Silvia Folchi, che vedrà protagoniste Silvia Bruni e Alessandra Fantoni, con i video di Silvia Folchi e Antonio Bartoli e le musiche di Francesco Oliveto. L’appuntamento, a cura della sezione soci Siena di Unicoop Firenze, fa parte del cartellone unico di eventi in occasione della Festa della Donna coordinato dalla Provincia di Siena.    

Lo spettacolo narra un episodio della Resistenza nel Veneto. Accadeva a Palazzo Giusti di Padova, nell’inverno tra il 1944 e il 1945, che la «Banda Carità» talvolta costringesse le partigiane più coraggiose a denudarsi tra scherni e insulti. In quella atmosfera di incubo taluna rasentò la follia. E la follia, con il suo grande mistero, seppe incutere rispetto o, almeno, imporre ritegno. Le parole usate sono semplici e disadorne: chi le ha scritte, più volte, spontaneamente, ha richiamato espressioni e atteggiamenti dei cantastorie che da secoli, specialmente nelle campagne, ripetono la tragedia della «Donna lombarda» e altre leggende. Soprattutto per mantenere aderenza con la più schietta anima popolare – che è stata anche l’anima della Resistenza veneta – nello spettacolo viene usato il dialetto veneto il quale, per tale scopo, è davvero insostituibile, tanto che per lo spettacolo è stata scelta non  a caso un’attrice veneziana.