Si chiude il 26 marzo alle 17,30, nell’Aula Magna Storica del Rettorato (Banchi di Sotto, 55), con la presentazione, a ingresso libero, del “Dizionario analogico della Lingua Italiana” (edito da Zanichelli), il secondo ciclo di Lunedilibri, la rassegna letteraria promossa dal Comune di Siena in sinergia con l’Università degli Studi di Siena,
Il volume, elaborato, in dieci anni di lavoro, in massima parte da Donata Feroldi, studiosa di letteratura, oltre che apprezzata lessicografa, con la collaborazione di Elena Dal Pra, sarà presentato dalla stessa Feroldi insieme a due docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo senese, Maurizio Bettini (Filologia classica) e Gabriele Usberti (Filosofia del linguaggio); presente anche l’amministratore delegato della casa editrice Zanichelli, Lorenzo Enriques.
L’opera permette di rintracciare le parole che momentaneamente sfuggono al pensiero ma sono le più adatte a esprimere un concetto, grazie alla sua struttura di oltre 4000 voci chiave, che danno accesso a grandi aree di significato, i campi semantici, costituiti da insiemi di termini e espressioni appartenenti ad ambiti di esperienza e di conoscenza avvertiti intuitivamente come omogenei.
A differenza di un dizionario tradizionale, che, attraverso un ordinamento di tipo alfabetico, consente di rintracciare il significato di una parola data, il dizionario analogico privilegia la ricerca di lemmi ignoti o dimenticati attraverso locuzioni affini o appartenenti all’ambito disciplinare di riferimento, utilizzando un prezioso e originale sistema di rimandi, che collega i vocaboli tra loro e ai campi semantici corrispondenti. Il Dizionario analogico della lingua italiana si propone come un’evoluzione arricchita e ragionata del dizionario dei sinonimi e dei contrari, uno strumento ideale per comunicare con precisione ed eleganza, un arricchimento lessicale utile a chi per motivi di studio o di lavoro si esprime con la scrittura, ma anche un efficace supporto alla didattica della lingua.
La stessa autrice nella presentazione del volume lo definisce uno <<strumento di navigazione, sul modello dei moderni GPS, che permette di raggiungere le informazioni ricercate nel grande corpo della lingua. Una sorta di mappa o atlante della lingua nella sua dimensione sistemica>>.
Nell’era moderna, in cui ci si affida a Internet per qualsiasi ricerca, anche lessicografica, è importante potersi orientare nel mare magnum dei dati linguistici, attraverso uno strumento aggiornato e dettagliato, ma familiare come il dizionario, che ci aiuta a riflettere sul corpo della lingua, frutto della storia unitaria del nostro Paese.