Ad ArcheoFest 2012, Un Piccolo Flauto Magico” del Musicattore© Luigi Maio

Cosa accadrebbe se, alla prima del Flauto Magico di Mozart, tutti i cantanti dessero forfait? Lo scopriremo nell’opera buffa da camera “Un Piccolo Flauto Magico”, in programma sabato 14 luglio alle 21.30 nella splendida cornice del Lago di Chiusi. Uno straordinario evento targato ArcheoFest 2012 nel quale Luigi Maio, Musicattore© per sua scherzosa definizione, poliedrico artista con qualità di attore, compositore, cantante, regista e scenografo – conosciuto quale innovatore del “Teatro da Camera” per il quale ha ricevuto l’ambito “Premio dei Critici di Teatro 2004/2005” e quale originale codificatore del “Teatro Sinfonico”© – si esibirà con l’Hyperion Ensemble, una formazione nata a La Spezia dall’incontro di Mara Lizzatto al flauto, Valerio Giannarelli al violino, e Enrico Grillotti al pianoforte, musicisti con alle spalle 17 anni di attività e ben 6 produzioni discografiche che oltre alla musica classica e contemporanea, che spazia dal Teatro da Camera alle Opere teoriche di Bach, dal Tango contemporaneo al Minimalismo e alla musica per il cinema.

 

Luigi Maio vestirà i comici panni di un impresario d’opera squattrinato e abbandonato dai suoi interpreti e dovrà interpretare in un virtuoso interagire col Trio Hyperion, tutti i ruoli (riveduti e ‘scorretti’) dell’immortale fiaba mozartiana: dall’implacabile Regina della Notte sofferente d’insonnia, a un Papageno allergico alle piume! Il tutto calato in uno scenario magico/archeologico, dove le Cavità della Terra si sostituiscono al retro di un teatro per custodire non casse e bauli di scena, bensì resti d’immaginari templi egizi di cartapesta, segnati non dalla polvere, ma dalla mai sopita lotta tra Sole e Luna, Fuoco e Acqua, Reale e Ideale. Conflitti evocati e parodiati dall’irresistibile verve musicale e teatrale di Maio al servizio di uno spettacolo che, nell’arco di dodici anni, ha creato una nuova tendenza mozartiana tra i giovanissimi. Con “Un Piccolo Flauto Magico”, di cui ha scritto il testo e curato le musiche originali e le riduzioni per trio dell’opera, Maio rende omaggio alle settecentesche parodie dei capolavori di Mozart – allestite dal librettista Schikaneder per la gioia del grande Amadeus – delle quali non è rimasta alcuna traccia. Grazie all’attesissimo ritorno del genovese Musicattore, potremo dunque divertirci con quello che Rudolph Angermüller ha definito: “l’unico ed esilarante Kammerspiele sul Flauto Magico”.