La più grande opera mai scritta inaugura la stagione 2012 del SanGalganoFestival: l’Aida di Giuseppe Verdi (7 luglio, ore 21,00, con repliche il 3 e 4 agosto), emblema del grand opèra, all’interno delle affascinanti navate a cielo aperto dell’Abbazia cistercense.
Un evento eccezione ma al tempo stesso una sfida, quella di mettere in scena un Kolossal amato e famoso in tutto il mondo nello spazio magico dell’incredibile monumento cistercense (l’Aida, 1871, commissionata a Verdi dal Kedivè d’Egitto per celebrare l’apertura del canale di Suez), che OperaFestival ha raccolto affidando al regista Mariano Furlani e allo scenografo Giacomo Andrico il compito di incastonare nelle navate del magico monumento cistercense i fasti del grande spettacolo – la marcia trionfale su tutti – e la dimensione intima della vicenda umana e inserirla. Il maestro Matteo Beltrami dirigerà il cast di eccellenti voci verdiane, con il contributo dell’Orchestra e del Coro di OperaFestival. Il risultato sarà un’opera che enfatizza la sua altissima spettacolarità e ne sottolinea i toni, tutti virati nei colori blu e oro, con continui cambi di scena e di prospettiva grazie all’utilizzo di pareti mobili che creeranno ambienti sempre diversi, a sottolineare il dipanarsi delle vicende umane che sono il filo conduttore del racconto.
Aida è infatti un’opera che corre su due piani: da una parte il monumento patriottico-celebrativo, con le grandi scene di massa, dall’altra, sostenuta da una felice invenzione melodica senza pari, il dramma dei sentimenti nella triangolazione amorosa Aida-Amneris-Radames.
I costumi hanno chiari riferimenti al mondo classico e tendono a perdere ogni legame con la tradizione, collocando l’opera in una dimensione fuori da ogni riferimento spazio-temporale. Tessuti ricercati, sete e lini, lavorati secondo particolari procedimenti per ottenere precise tonalità, colori caldi che richiamano alla terra, alle spezie in un gioco di gradazioni che si fondono armoniosamente con il contesto magico dell’antica Abbazia.
Appuntamento da non perdere dunque all’Abbazia di San Galgano per vivere la magnificenza dell’opera in un contesto di bellezza mozzafiato.