Glazunov, Shostakovich, Strawinsky: questo il programma del secondo e quanto mai atteso concerto sinfonico del 37° Cantiere Internazionale d’Arte, giovedì 26 luglio alle ore 21.30 alla Sala Ex-Macelli. Roland Böer è pronto a salire sul podio per dirigere questi tre capolavori russi: L’Estate di Glazunov da Le Stagioni op. 67 è di rarissima esecuzione ed è estratta da un balletto novecentesco ricco di suggestioni e atmosfere sonore; il Concerto per violoncello n. 2 op. 126 di Shostakovich è una delle partiture più impegnative per il violoncello solista. A cimentarsi con questo brano dalle tinte forti e contrastanti sarà uno degli artists in residence, Justus Grimm. Chiuderà questa serata emozionante la suite da L’Uccello di Fuoco di Stravinskij composta per i celebri Ballets Russes del geniale impresario Diaghilev. Un programma costruito su una liason che, oltre alla nazionalità comune, unisce i tre compositori: Glazunov fu maestro di Shostakovich, che fu allievo di Rimskij Korsakov al quale Strawinsky dedicò proprio L’Uccello di Fuoco. Tali partiture, che hanno contrassegnato la cultura musicale recente, saranno eseguite dai giovani della Royal Northern College of Music di Manchester, orchestra residente e capace di confrontarsi con queste pagine irripetibili del Novecento.
E la musica domina questa giornata al Cantiere. Uno degli eventi più attesi di questo 37° Cantiere è senza dubbio il concerto in agenda alle ore 18.30 nel Salone di Palazzo Ricci. Il virtuoso pianista tedesco Markus Bellheim che si confronterà con un’opera considerata fra le più alte espressioni della creatività umana, le Variazioni Goldberg di Bach. Bellheim, artista residente, ha già conquistato il pubblico del Cantiere negli anni scorsi. La sua attività concertistica lo porta a viaggiare regolarmente in Europa, Asia e Americhe: il prestigioso International Messiaen Competition lo ha posto tra i più interessanti e versatili pianisti della sua generazione. Le Variazioni Goldberg, composte originariamente per il giovane allievo clavicembalista di Bach, sono un compendio enciclopedico delle diverse tecniche tastieristiche.
Alle ore 17.00 in Fortezza concerto degli Steel Wind che presentano un programma per quartetto di sassofoni, integrato da proiezioni e live electronics, con brani originali e trascrizioni di autori riconducibili al filone minimalista. Gli Steel Wind sono un gruppo assolutamente unico nel panorama musicale: nato nel 2002 in seno alla classe di sassofono del Conservatorio Cherubini di Firenze, hanno l’obiettivo di spaziare in repertori e stili che, per tradizione o consuetudine, non appartengono al sassofono. Marco Vanni (sax soprano), Giacomo Valentini (sax contralto), Andrea Lucchesi (sax tenore) e Roberto Frati (sax baritono) eseguiranno Glass, Nyman, Mertenz e Ter Veldhuis di cui hai curato anche gli arrangiamenti.