“Dalla parte delle vittime. La ricerca criminologica fra ambiente e territorio, individui e collettività”, al via il XXXI Congresso nazionale della Società italiana di criminologia, a Siena fino al 28 ottobre.
Da oggi, fino al 28 ottobre, in collaborazione con l’Università, il XXXI Congresso nazionale della Società italiana di criminologia. Il titolo scelto per questa edizione del congresso, “Dalla parte delle vittime. La ricerca criminologica fra ambiente e territorio, individui e collettività”, mette in evidenza le linee di sviluppo attuale della ricerca criminologica, che si confronta con fenomeni sempre in via di mutamento, legati spesso a questioni ambientali (o con conseguenze sull’ambiente), in una dimensione che alterna il coinvolgimento dell’individuo e della collettività.
Delitti ambientali, immigrazione, detenuti islamici e radicalizzazione, foreign fighters, tecnologie digitali e nuovi crimini, nuovi ambiti della psicopatologia forense, saranno i macro-temi intorno ai quali si svilupperanno gli interventi di accademici, magistrati e rappresentanti della Polizia di Stato,con presentazioni di studi, analisi e ricerche con nuovi dati.
In un quadro sociale globale che, più che processi di cambiamento presenta mutazioni, cioè rapide trasformazioni, talvolta strutturali, il congresso, come ricorda la professoressa Anna Coluccia, ordinario di criminologia dell’Università di Siena, “è dedicato alle mutazioni cui va incontro la figura della vittima”, anche alla luce di un contesto nel quale vi è la centralità delle tecnologie informatiche e telematiche, dell’immateriale e del post-fisico.
“La contemporaneità – evidenzia Coluccia – si qualifica proprio per la molteplicità dei fenomeni e degli attori; si passa, sempre schematizzando, da fenomeni che interessano molecolarmente il tessuto sociale, sovente rimanendovi sommersi (molteplici tipi di micro-vittimizzazione, stalking, mobbing, lo stesso bullismo, per non parlare della violenza domestica), incluse forme di criptovittimizzazione in senso proprio (per esempio vittimizzazione indiretta: deprivazione di diritti e opportunità, truffe e raggiri ai danni del consumatore, del risparmiatore, ecc.); a fenomeni estremamente caratterizzati, come la vittimizzazione di massa, con riferimento alla crescente esposizione di individui e intere comunità a fatti violenti anche gravi. Si pensi, per esempio, alla violenza di tipo terroristico o alla contaminazione/inquinamento di territori anche vasti da parte di soggetti criminali ma pure di attori sociali inseriti a pieno titolo nel tessuto economico legale (gli esempi producibili, su ciascuno di questi fronti, sono evidentemente numerosi e circostanziati, anche volendosi limitare al contesto nazionale)”.
Il congresso si terrà all’Hotel Garden (via Custoza, 2, Siena), dove si aprirà alle 15. L’intervento finale, nella giornata di sabato, sarà a cura di Isabella Merzagora, presidente della Società italiana di criminologia, e di Anna Coluccia, in qualità di presidente del congresso. Presidenti onorari: Tullio Bandini e Francesco Carrieri. L’evento è accreditato per la formazione dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Siena.
Il programma in dettaglio è su www.unisi.it/unisilife/eventi/dalla-parte-delle-vittime-xxxi-congresso-societa-italiana-di-criminologia .