Sussi e Biribissi non è un nome scelto a caso. Oggi è il marchio che fa impazzire il jet set metropolitano, da Milano in poi, in ogni luogo dove il design di livello è imprescindibile. Ma è il nome che Antonio Di Meglio, senese approdato nella culla della moda con la creatività che si è fatta conoscere e apprezzare in poco tempo, ha voluto per questa sua azienda. Sussi e Biribissi richiama le origini toscane, l’ironia, la capacità di giocare e viaggiare, andata e ritorno, fino al centro della terra. Magari alla ricerca dei materiali da utilizzare per le sue creazioni. Pietre. Pietre semipreziose soprattutto.
Le creazioni di SussieBiribissi saranno tra i protagonisti della Settimana del Design a Milano, anche con un evento particolare in occasione del Fuori Salone, da oggi e fino al 9 aprile nelle sale prova del Teatro Libero di Via Savona a Milano. Una tappa da fare se vi trovate nel capoluogo lombardo, quantomeno per godere dei colori e della raffinata ricerca che stanno dietro a ogni singolo lavoro. Uno diverso dall’altro, personalizzabili in base al gusto, alla voglia di giocare o a quella di ostentare un lusso fuori dal tempo.
Un’atmosfera surreale, quella che è stata creata a Milano, dove l’arte del riuso viene immediatamente evidenziata dalle luci di Sussiebiribissi, lampadari dalle forme classiche, che rinascono grazie ai colori vivaci, alla creatività e al sapiente utilizzo delle pietre semipreziose. Forme, colori e gemme che prendono vita grazie alla verve creativa di Antonio Di Meglio.
Animano e sottolineano il percorso le opere di alcuni degli artisti normalmente esposti negli eleganti spazi della
Home Gallery di Palazzo Cavalcabò a Cremona. Le conoscenze da scenografa di Cinzia Manfredini creano suggestive collocazioni per le opere d’arte che dialogano con gli oggetti di design: oltre a dipinti eseguiti con diverse tecniche tra cui le chine di Giulia Ronchetti, le fotografie oniriche di Gian Maria de Luca, i bronzi “quotidiani” di Giacomo Piussi, gli oggetti di art design realizzati con materiali di riciclo dello scultore Marlò saranno esposte le sedie d’artista di Demis Martinelli e i romantici mobili scultura di Silvia Manazza, ma anche “le Custodi”, sedie scultura in gesso di Tiziana Cera Rosco, gli chandelier dipinti di Marco Solzi e la scala scultura in resina di Silvia Trappa.
Infine, un abito scultura di Dorothy Bhawl – fotografo e scultore – realizzato in collaborazione con lo stilista Simone Marulli, a sottolineare l’importanza dell’arte contemporanea nella vita quotidiana.
L’allestimento dell’evento è ideato da Studio Greci di Firenze, che nello storico quartiere di San Frediano si occupa di architettura, allestimenti e interior design.
Domani il Vernissage, a partire dalle 18. Fateci un salto, vale la pena!
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