Il quinto appuntamento della rassegna “Tradire. Le radici nella musica” vedrà protagonista Paolo Angeli con la sua chitarra sarda preparata
Il quinto appuntamento di “Tradire. Le radici nella musica” ospiterà domani Paolo Angeli, artista di fama internazionale e grande viaggiatore, capace di dialogare con culture musicali vicine e lontanissime che spesso fa incontrare anche in Sardegna, nella sua Palau, dove da vent’anni dirige il festival “Isole che parlano”. L’appuntamento è per le 21 nel salone di Palazzo Chigi Saracini.
Angeli è il virtuoso di uno strumento unico, la chitarra sarda preparata, nata dalla sua creatività esplosiva e dal sapere paziente di un bigiottiere: sul corpo dello strumento tradizionale, infatti, insieme hanno innestato un puntale e un riccio da violoncello, corde di sitar, molle di metallo, piccoli motorini che percuotono serie di corde di risonanza, e freni di bicicletta trasformati in martelletti che, azionati con i piedi, percuotono le corde unendosi alle mani che le pizzicano o le sfregano con un archetto. Il caleidoscopio di suoni prodotti dalla chitarra di Angeli ha affascinato anche Pat Metheny, che ha deciso di sostenere il progetto di ricerca e oggi ne possiede l’unica copia al mondo.
Con la chitarra sarda preparata, Angeli ha portato la musica delle radici verso l’improvvisazione radicale, e contemporaneamente ha dato alle sonorità dell’avanguardia la forza di una musica popolare, diretta a travolgere le emozioni del pubblico. Al di là di ogni retroterra culturale, con Angeli la musica ritorna ad essere suono, canto misterioso, racconto fantastico da ascoltare come nelle veglie antiche che al calar del sole raccoglievano la gente intorno al focolare. Le ispirazioni dei suoi brani spaziano dal Mediterraneo all’estremo Oriente, dal free jazz al rock, rielaborando Fred Frith e Björk senza mai abbandonare un riferimento ai suoni della Sardegna, che Angeli conosce tanto profondamente da aver dedicato una pubblicazione al Canto in Re, tipica musica tradizionale diffusa tra Gallura e Logudoro.
“Tradire” è un’iniziativa dell’Accademia Chigiana, realizzata con il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e con la collaborazione dell’Enoteca Italiana, che come di consueto offrirà a partire dalle 20.30 una degustazione di vini che condividono le radici con la musica suonata.
Ingresso libero. Per informazioni e prenotazioni www.chigiana.it, info@chigiana.it, tel. 057722091.