Videoambienti, “ambienti sensibili” e interattivi, percorsi museali, performance teatrali e film, in un itinerario artistico che da trent’anni esplora le possibilità poetiche delle nuove culture tecnologiche, modificando radicalmente la relazione tra l’arte e il suo pubblico. E’ l’esperienza di Paolo Rosa, tra i fondatori del collettivo di artisti Studio Azzurro, protagonista dell’appuntamento di martedì 19 marzo con “StARTers”, il calendario di assaggi d’arte del Siena Art Institute (ore 18, via Tommaso Pendola, 37, ingresso libero).
Paolo Rosa è un artista internazionale la cui ricerca all’interno di Studio Azzurro si concentra sul video e sui nuovi linguaggi introdotti dalla tecnologia e che, a partire dal 1995, ha iniziato a interessarsi alle questioni dell’interattività e del multimediale con gli “ambienti sensibili”, installazioni che reagiscono alle sollecitazioni del pubblico. Ne è un esempio l’itinerario Meditazioni Mediterraneo, lavoro dedicato alla memoria di luoghi e comunità che si fonda sull’utilizzo di tecnologie interattive che danno agli abitanti la possibilità di raccontarsi direttamente.
La progettazione di percorsi espositivi rappresenta, a partire dal 1999, una componente importante del lavoro di Studio Azzurro: è il caso di “Fare gli Italiani”, mostra che si è svolta a Torino per i 150 anni dell’Unità d’Italia. A quest’attività si aggiungono vere e proprie ideazioni museali, fra cui il Museo Laboratorio della Mente di Roma e il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo, oltre che il Museo dell’Acqua a Siena, che racconta la storia cittadina attraverso l’affascinante sistema dei bottini. Dal 2012 Studio Azzurro è nuovamente impegnato sul territorio senese: ha infatti intrapreso la progettazione del percorso espositivo per le ex officine meccaniche della vecchia miniera di Abbadia San Salvatore, un progetto di Fondazione Musei Senesi voluto dal Comune di Abbadia San Salvatore, dal Parco Nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata e dall’Unione dei Comuni Amiata-Val d’Orcia.
Paolo Rosa è preside del Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate dell’Accademia di Brera e presidente dei Laboratori della Fabbrica del Vapore. Ha diretto spettacoli teatrali, fra cui La camera astratta (1987), commissionato da Documenta 8 di Kassel e vincitore del Premio UBU per il teatro di ricerca. Fra i suoi lungometraggi si ricorda Il mnemonista (2000), tratto dal racconto del neuropsicologo A. Lurija.
Dopo le suggestioni di Studio Azzurro, “StARTers” tornerà martedì 26 marzo alle 18 con una nuova chiacchierata d’arte in compagnia di Nicoletta Braga, artista e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, che illustrerà al pubblico del Siena Art Institute la sua ricerca artistica incentrata sulle connessioni tra corpo e segno nelle relazioni individuali e collettive, con particolare interesse per la condizione femminile e i fenomeni di mobilitazione sociale.
Tutti gli incontri di “StARTers – Assaggi d’arte” sono ad ingresso libero e gratuito. Il calendario completo è disponibile sul sito www.sienaart.org