In mostra gli 83 bozzetti realizzati da artisti nati o residenti a Siena per il Palio dello scorso 2 luglio dedicato alle Sacre particole di Siena. A ospitare l’allestimento, aperto al pubblico dal 5 al 31 ottobre in orario 10-12 e 15,30-19, il Chiostro di Gherardo, nella Basilica di S. Francesco.
La scelta è ricaduta sulla Basilica di S. Francesco perché fu proprio lì che il 14 agosto 1730 fu rubata la pisside contenente 351 ostie ritrovate, poi, tre giorni dopo nella Chiesa di Provenzano. Le particole sono rimaste inalterate nei secoli. Tutt’oggi intatte nella forma e nell’aspetto, si presentano fresche nel contenuto e prive di batteri, acari e muffe. Un miracolo confermato da analisi scientifiche: le prime effettuate nel 1914. Le ultime nel settembre 2014.
L’esposizione, che sarà inaugurata domenica prossima, 4 ottobre alle 17,15, come ha evidenziato il sindaco Bruno Valentini “è la testimonianza delle capacità artistiche espresse in ciascun bozzetto presentato, e, al contempo, della passione per una festa unica come quella senese. In ogni lavoro emerge la volontà di lasciare nelle pagine della storia senese un proprio messaggio. Una traccia indelebile, all’interno di un momento capace di dilatarsi nel tempo: il Palio”.
L’allestimento che celebra il centenario della ricognizione scientifica effettuata sulle particole sarà arricchito dal Drappellone realizzato a spese della Contrada della Selva per la Carriera del 16 agosto 1730, ma non corso per volontà della cittadinanza e dei suoi governanti che – come spiega Padre Nicola Scarlatino della Comunità Francescana “considerarono quel gesto sacrilego troppo forte, un brutto gesto rivolto alla collettività dei fedeli. Insieme alla copia di questo Drappellone (l’originale è conservato dalla Contrada della Giraffa), le riproduzioni di quello dedicato al secondo centenario delle Sacre Particole vinto il 16 agosto 1930 dalla Tartuca e di quello vinto lo scorso luglio dalla Torre”.
All’interno della mostra, anche altri oggetti palieschi, e le bandiere delle 17 Contrade ad indicare l’unione della città, la tradizione storica, la festa che lega questa corsa a noi del santuario, e che ricorda la promessa, il voto fatto alla Vergine Maria.
Dopo l’inaugurazione, alle 18, nella Basilica di S. Francesco seguirà la S. Messa.
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