L’Associazione nazionale Città dell’Olio è stata una delle tante, meravigliose “invenzioni” di Pasquale Di Lena.
C’ero anche io a Larino (forse la più bella città del Molise), quel 17 dicembre 1994 quando venne ufficialmente costituita. E non dimentico il piacere di aver lavorato 8 anni per l’Associazione, fino al 2002, ed il privilegio di aver potuto conoscere ed assaggiare straordinari oli extravergine di oliva, dalla Liguria alla Sicilia, dal Lago di Garda alla Puglia, ed ammirare la sapienza e la passione dei tanti produttori che ho incontrato.
E’ dunque con un filo di emozione che vi raccomando di partecipare, domenica prossima 28 ottobre, alla seconda edizione della Camminata tra gli Olivi (vedi sito: www.camminatatragliolivi.it)
che proprio l’Associazione Città dell’Olio ha organizzato in oltre 120 città italiane, per sottolineare
ancora una volta – tanto più in questo 2018 che è l’Anno del cibo italiano – la qualità e il valore dell’olio extravergine, degli olivicoltori e dei territori. Naturalmente ogni Città dell’Olio aderente alla Camminata, propone itinerari, degustazioni, mercatini, e tante altre occasioni per camminare tra gli olivi alla scoperta di un patrimonio formidabile, attraversando paesaggi legati alla storia ed alla cultura di quello che viene chiamato l’oro verde.
In provincia di Siena le camminate degli olivi sono in programma a Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Chiusi, Montepulciano, Murlo, Rapolano Terme, Sarteano, Sinalunga e Trequanda.
Personalmente, il mio paesaggio olivetato ideale è proprio quello fra Trequanda, Petroio e Montisi, ma non voglio assolutamente condizionare nessuno. Né frenare eventuali gite fuori provincia, dove anzi consiglio volentieri Spello e Trevi in provincia di Perugia, Canino in provincia di Viterbo, Maiolati Spontini in provincia di Ancona e Brisighella in provincia d Ravenna. Giusto per rimanere a distanze da escursione andata e ritorno.
Se invece, come fanno in tanti ogni anno, volete vestire i panni dei “turisti dell’olio” e regalarvi una vacanza speciale nei giorni della raccolta delle olive e dell’olio novo, allora potete allungare il raggio di azione fino al Molise (dove il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro è soltanto il punto di entrata ad una realtà autenticamente “rurale”) oppure alla Sardegna di Seneghe e Gonnosfanadiga, o alla Puglia dove il territorio compreso fra i comuni di Andria, Bitetto, Bitonto, Corato e Ruvo sono quanto di più vicino possa assomigliare al “paradiso” degli olivi.