Carlo Guidetti, fotografo di talento, nasce nel 1949 a Modena. Dai primi anni ‘80 si dedica alla ricerca dell’immagine come rappresentazione e come riflessione. Conosce bene la differenza tra vedere e guardare, una diversità rappresentata dalla quantità e qualità di attenzione che si pone sull’oggetto catturato nell’arco visuale dei nostri occhi.
Nel 2010 il Museo d’Arte di Chianciano lo seleziona tra una rosa di fotografi internazionali per la grande mostra tenutasi in quell’anno.
I suoi scatti viaggiano per il mondo: espone in una città come New York, ma anche la sua città natale gli rende omaggio con varie mostre. A Modena nella manifestazione dal titolo: “La storia riflessa nel mito” imprime la storicità dell’edificio barocco dell’accademia militare di Modena, riflettendola sulla carrozzeria di fiammeggianti Ferrari: un connubio innovativo e provocante tra architettura e il design inconfondibile Ferrari.
Nel 2012 Carlo Guidetti si riconferma uno dei grandi protagonisti del Premio Internazionale Chianciano Arte – The Art of Mind che si terrà nel Museo d’Arte di Chianciano dal 15 al 22 settembre, presentando artisti provenienti da tutto il mondo.
Nato come ingegnere sul lato professionale, il fotografo modenese non è mai dimentico del lato creativo necessario per raggiungere analisi introspettive profonde. Legato all’obiettivo fotografico, che mai intende come espansione del suo sguardo, l’artista cattura le immagini che si creano nella sua mente e le proietta nelle sue creazioni. Immagini percepite dai sensi e trasmesse come sensazioni che plasmano la realtà trasformandola in una nuova dimensione simile alla nostra eppure incredibilmente più reale. Immagini costruite in pieno rapporto di vicinanza con le emozioni di chi sceglie di guardare – e mai vedere – le sue opere con occhio creativo. L’immagine come pensiero sulla realtà, come invenzione e come indagine propositiva. Egli non vuole riprodurre la realtà, non la osserva con l’occhio del cronista, la scruta e la trafigge per inventare qualcosa di nuovo, per raccontare idee che vanno al di là della prima percezione.
Che siano larghe piazze, grattacieli in prospettive aeree quasi a strapiombo, case nella nebbia, viali di cipressi o all’apparenza semplici automobili, il lavoro di Guidetti scava più a fondo, strappando la pellicola che divide la superficie del mondo da una personale realtà emozionale, svincolata dal tempo e dallo spazio.
Lasciatevi dunque catturare dall’obiettivo di Guidetti, protagonista italiano del Premio Internazionale Chianciano Arte 2012 e immortalate l’emozione unica di assistere a questo grande evento in cui l’arte di tutto il mondo scatta dritto al cuore.