Si intitola “Cecco Ceccaccio”, il Bruscello che sarà ospitato in alcune piazze del centro storico di Montepulciano domenica 11 settembre. La Compagnia Popolare del Bruscello con i suoi attori non professionisti nei costumi tipici dei contadini del secolo scorso, il coordinamento artistico di Franco Romani e la fisarmonica di Luciano Garosi, rievocherà in questo modo il suo spettaccolo delle origini, quello recitato con arie popolari nelle campagne durante la Quaresima, che era anche il periodo dell’anno nel quale la terra dormiva ed i contadini riposavano non dovendo occuparsi dei campi e dei pesanti lavori che li impegnavano durante il resto dell’anno.
Lo spettacolo inizia alle ore 17 in Piazza Grande, nell’angolo del Pozzo dei Grifi e dei Leoni, con i bruscellanti che canteranno un Bruscello brillante, tratto dal Decamerone del Boccaccio. Cecco Angiolieri, il famoso poeta senese, celebre per la vita spensierata,è vittima di una burla del servo Ceccaccio e si vendica ad usura di lui e dei suoi amici. Alle 18, il corteo dei bruscellanti raggiungerà Piazza delle Erbe seguendo il suono della fisarmonica per una replica dello spettacolo e alle 19 in Sant’Agostino, sarà Pulcinella che chiuderà questa iniziativa originale e che ricorderà un pezzo della storia del Bruscello.
La Compagnia Popolare, nell’occasione, ripropone da alcuni anni questa antica forma di Bruscello delle origini da cui deriva lo spettacolo attuale ( arivato alla 72 esima edizione e che viene rappresentato in Piazza Grande ad agosto), per mostrare come si evolve una tradizione e per far comprendere che, se il Bruscello fosse rimasto quello delle origini, la tradizione sarebbe forse scomparsa invece oggi vive proprio perché si è adattato ai cambiamenti ed ai gusti dei tempi che ha attraversato. “Fra i contadini della Valdichiana il Bruscello si faceva così – spiega il regista Franco Romani – giungeva la compagnia con in testa il “vecchio” portando una fronda d’albero adornata di fiocchi colorati e campanelli e accompagnato dalla fisarmonica e un violino cantava la storia in ottava rima. Una storia della Bibbia, storia romana o un fatto cavalleresco. I fatti erano noti a tutti, bastava un accenno e ognuno sapeva l’argomento. Vicende scarne, i personaggi pochi e ben definiti, le situazioni semplificate al massimo: amore, gelosia, vendetta, inganno, ansia di giustizia e gloria. Ma con i poveri mezzi davanti alla fantasia avida dei contadini si apre un mondo ideale di bellezza, di giustizia, di valore”. L’evento è organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena, la Regione Toscana e Fondazione MPS. Info: Compagnia Popolare del Bruscello, tel.0578.758529 www.bruscello.it