La generale crisi a Siena e in provincia si incrocia con le caratteristiche strutturali e particolari situazioni dell’economia locale. L’analisi di ciò che accade all’esterno resta essenziale per conoscere alcuni parametri che condizionano il nostro scenario. E’ compito di una banca che opera sul mercato locale, come ChiantiBanca, dice il presidente Claudio Corsi, “monitorare la realtà, offrire gli elementi che possono aiutare a meglio comprendere certe tendenze”. Il mondo delle crisi è l’argomento affrontato da ChiantiBanca, giovedì 19 gennaio, ore 10,30 auditorium Giuseppe Burrini, Fontebecci, dall’ambasciatore Sergio Romano. Dietro le grandi difficoltà economiche finanziarie degli ultimi anni vi è un’altra crisi forse più grave: quella della democrazia rappresentativa, per il professor Sergio Romano. “Le tensioni finanziarie sono il risultato delle politiche di alcuni grandi Paesi, ma esplose in una economia ormai globale. Nessun Paese può affrontarle e risolverle con strumenti esclusivamente nazionali: le classi politiche che reggono le sorti dei singoli Stati sono elette dai cittadini e ad essi, se vogliono conservare il potere, devono rispondere. Vi è quindi una pericolosa discrasia fra le attese dei cittadini e il reale potere di coloro che sono stati scelti per governare”. Ciò che vale per il più vasto contesto, con gli adattamenti imposti dai diversi scenari, può essere proiettato nelle realtà locali. Ma per Sergio Romano, nel mondo delle crisi, “non basta risanare i conti pubblici e rilanciare le crescita. Occorre prendere atto del progressivo declino degli Stati nazionali e inventare nuove forme di partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica”.
Dopo la relazione di Sergio Romano, introdotto dal professor Giovanni Buccianti,e l’intervento del direttore generale ChiantiBanca Andrea Bianchi, il dibattito.