Shahram Nazeri, il più grande interprete della tradizione classica persiana, in un concerto esclusivo per l’Italia, a Siena all’Accademia Chigiana, in trio con Hossein Alizadeh e Pejman Hadidi
Tutto esaurito per The Masters of Persian Music, il concerto che si terrà a Siena domani alle 21 nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini, nell’ambito della Stagione concertistica dell’Accademia Chigiana “Micat in Vertice”, giunta alla 97sima edizione. Un trio di artisti eccezionali, in formazione assolutamente inedita per l’Italia, sarà protagonista di un affascinante viaggio nella tradizione musicale di un vastissimo territorio che dall’attuale Iran arriva fino all’India. Shahram Nazeri, imprescindibile punto di riferimento nella vocalità persiana, considerato dalla critica come “Il Pavarotti d’Oriente”, assieme al virtuoso di Tar e Setar Hossein Alizadeh e al celebre interprete di Tombak e Daf Pejman Hadadi, proporranno un inedito programma che inizierà con la toccante Sheyda Shodam, su testo del più grande poeta mistico di lingua persiana Jalal ad-Din Rumi (1207-1273), nell’elaborazione incisa nell’album “Rumi (Molaviyeh) – Persian Classical Music” del 2011. Seguiranno altre pagine celebri, tra cui Del Miravad Ze Dastam (Ho perduto il mio cuore), un brano inserito nell’album Hommage à Nusrat Fateh Ali Khan del 1998, tributo al grande cantante e musicista pakistano interprete di Qawwali, musica religiosa tipica del sufismo (la tradizione mistica all’interno dell’Islam) del subcontinente indiano, celebre per avere realizzato dischi per l’etichetta discografica Real World Records di Peter Gabriel. Seguiranno musiche del repertorio Sufi indiano fin ad un conclusivo viaggio nella musica tradizionale curda.
Shahram Nazeri è riconosciuto come il più grande interprete musicale delle composizioni poetiche di Jalal ad-Din Rumi e di altri grandi autori della tradizione classica persiana, profondamente intrecciata alla storia millenaria della mistica islamica. Il suo canto è essenziale per introdurre il pubblico ad una tradizione in cui anche la cultura occidentale affonda le radici. Durante la sua infanzia, Nazeri ha frequentato i più rinomati maestri della musica persiana, tra cui Abdollah Davami, Nourali Boroumand e Mahmood Karimi. Dopo un percorso di crescita travolgente, si è esibito nelle maggiori sedi concertistiche di tutto il mondo.
Hossein Alizadeh è un musicista, compositore, ricercatore, insegnante, nonché strumentista e improvvisatore di Tar e Setar iraniani. Ha suonato con artisti quali Shahram Nazeri, Madjid Khaladj e Djivan Gasparyan, oltre a numerose orchestre e ensemble. Ha avuto la nomination per il Grammy Award 2007 insieme al musicista armeno Djivan Gasparyan per il loro album in collaborazione, The Endless Vision. Nel 2008, è stato votato come “il musicista più illustre dell’Iran dell’anno”.
Pejman Hadadi è un celebre interprete di Tonbak e musicista classico persiano. È membro dal 1995 dell’ensemble Dastan, con il quale ha registrato ed eseguito molti brani. È interessato alla musica persiana Qawwali, elaborandola in originali composizioni nel corso della sua collaborazione con Zarbahang Group e Morshed-e Mehregan. Ha lavorato con diversi artisti persiani e internazionali, tra cui Shujaat Husain Khan, Nejati-e Salik, Yaer Dalal.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Istituto Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran.