Domani la Chiesa di Sant’Agostino ospiterà un concerto dedicato al mottetto, forma compositiva vocale polifonica
È dedicato alla musica vocale polifonica il quarto appuntamento live del Chigiana International Festival & Summer Academy. L’appuntamento è per le 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino a Siena. Accanto alla programmazione digitale, novità assoluta di quest’anno, che offre la possibilità di ascoltare online dal sito della Chigiana brani e concerti tratti dal prezioso archivio dell’Istituzione senese, prosegue il cartellone degli eventi dal vivo dell’edizione 2020, Oursounds.
Protagonisti domani sera, accanto al Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati, saranno gli allievi dell’Accademia Chigiana del Corso di Direzione di Coro tenuto dal maestro Lorenzo Donati. In programma i grandi mottetti in un percorso che si snoda nello spazio e nel tempo tra compositori molto lontani tra loro come Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594) e John Tavener (1944–2013), Claudio Monteverdi (1567-1643) e Maurice Duruflé (1902-1986), J. S. Bach (1685-1750) e Francis Poulenc (1899-1963), Johannes Brahms (1833-1897) e Benjamin Britten (1913-1976), fino ad Arvo Pärt (1935).
«Il programma per l’edizione 2020 è un omaggio al grande repertorio di musica sacra; dopo il percorso di studio proposto nel 2019, che era dedicato alla musica italiana e del 2018, dedicato alla grande messa per doppio coro di Frank Martin, era importante tornare a concentrarsi su una forma musicale come il mottetto» spiega il maestro Lorenzo Donati, docente del corso di direzione corale dal 2017. Determinante e significativa la presenza del Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini grazie al quale ogni allievo mette in pratica ed esperisce quanto affrontato di volta in volta durante le lezioni.
Il mottetto è una forma compositiva vocale polifonica che abbraccia quasi cinque secoli di musica sacra corale dal 1220 al 1750. Sorge nel medioevo come tropo, aggiunta testuale e melodica a brani liturgici esistenti, per trasformarsi poi in mottetto polifonico e politestuale tipico del XIV secolo, per subire quindi il fascino del rapporto con la parola, dal sapore tutto umanistico.
Una composizione sacra polifonica a cappella che, al di là dei contesti geografici e storici specifici, sopravvive fino ai giorni nostri. Compositori contemporanei e viventi continuano a scrivere in “stile mottettistico”, come nel caso di Arvo Pärt e John Tavener. Palestrina, maestro della cappella Sistina nella Roma del Cinquecento, ne è forse il rappresentante più conosciuto. Dopo il 1600 il mottetto perde la sua posizione centrale nella composizione liturgica e sacra, subendo l’influenza di altri generi musicali come la chanson, il madrigale e il concerto, come nel caso di Monteverdi.
Se i mottetti di Bach rappresentano il culmine del genere musicale nel 1700, dopo la sua morte, nel 1750, il mottetto non godrà più della popolarità precedente. Da qui in poi prevarrà la ricerca della musica secolare e profana e il mottetto rimarrà un genere e uno stile riservato alla Chiesa. Continuando però destare l’interesse di compositori moderni e contemporanei che presentano un particolare rapporto con la fede e alla religione. È il caso di Francis Poulenc, dopo la conversione del 1936, o di John Tavener, che nel 1977 fa il suo ingresso nella Chiesa Ortodossa. Benjamin Britten e Maurice Duruflé riprenderanno, invece, rispettivamente l’aspetto formale e quello testuale dei primi mottetti del ‘400.
Chiude l’intensa serata un brano di musica vocale emblematico del compositore estone Arvo Pärt, conosciuto ai più per la sua produzione corale sacra, capace di creare il Silenzio con la sua musica. Sviluppato in relazione a un bordone, una nota tenuta sempre uguale a se stessa, si staglia il testo del Cantico della Vergine, a cui gli ultimi tre brani a chiusura del concerto sono dedicati.
Realizzato in collaborazione con Opera della Metropolitana, Arcidiocesi di Siena Colle Val d’Elsa e Montalcino.
Biglietto: 5 euro
https://chigiana.org/biglietteria-festival-2020/
PROGRAMMA
Claudio Monteverdi
(Cremona 1567 – Venezia 1643)
da Vespro della Beata Vergine (1610)
n.8 Nisi Dominus
Giovanni Pierluigi da Palestrina
(Palestrina 1525 – Roma 1594)
Sicut cervus – Prima pars (1604)
Tu es Petrus – Prima pars (1572)
Super flumina Babylonis (1587)
John Tavener
(Wembley, Regno Unito 1944 – Child Okeford, Regno Unito 2013)
The Lamb (1982)
da “The veil from the temple”
Mother of God, Here I Stand (2003)
Claudio Monteverdi
Adoramus te, Christe (1620)
Cantate Domino (1620)
Nisi Dominus (1610)
Maurice Duruflé
(Louviers 1902 – Louveciennes 1986)
da “Quatre motets sur des thèmes grégoriens” op.10 (1960)
n.1 Ubi caritas
n.4 Tantum ergo
Johann Sebastian Bach
(Eisenach 1685 – Lipsia 1750)
Jesu, meine Freude BWV 227 (1723-1735)
Jesu, meine Freude
Es ist nun nichts Verdammliches
Unter deinem Schirmen
Denn das Gesetz
Trotz dem alten Drachen
Ihr aber seid nicht fleischlich
Weg mit allen Schätzen
So aber Christus in euch ist
Gute Nacht, o Wesen
So nun der Geist
Weicht, ihr Trauergeister
Johannes Brahms
(Amburgo 1833 – Vienna 1897)
da Due Mottetti per coro misto a cappella op.74 (1877-1878)
n.1 Warum ist das Licht gegeben dem Mühselilgen?
n.2 O Heiland, reiß die Himmel auf
Francis Poulenc
Parigi 1899 – 1963
da Quattro mottetti del tempo di Natale (1951/1952)
n.1 O magnum mysterium
n.2 Quem vidistis pastore dicite
n.3 Videntes stellam
n.4 Hodie Christus natus est
Benjamin Britten
(Lowestoft 1913 – Aldeburgh 1976)
Hymn to the Virgin (1930)
Francis Poulenc
Salve Regina (1941)
Arvo Pärt
(Paide, Estonia 1935)
Magnificat (1989)
BIOGRAFIA
Il Coro della Cattedrale “Guido Chigi Saracini” nasce nel settembre 2016 grazie alla proficua collaborazione tra l’Accademia Musicale Chigiana e l’Opera della Metropolitana di Siena.
Il complesso artistico, formato da un numero variabile di cantanti provenienti da tutta Italia, coniuga il servizio liturgico e la realizzazione di concerti di alto valore artistico incarnando appieno il suo doppio titolo di Coro della cattedrale con dedica al Conte Chigi, fondatore dell’Accademia musicale senese. La compagine corale abbraccia, quindi, un vasto repertorio a partire dalle pagine più belle e sentite della tradizione corale sacra, religiosa e liturgica, affrontate durante l’animazione liturgica delle principali celebrazioni solenni della Cattedrale di Siena, a quello più ampiamente culturale e concertistico dal sapore internazionale con l’obiettivo di arricchire il patrimonio artistico della collettività.
Il coro è protagonista di innumerevoli concerti di prestigio sia a cappella, sia con orchestra, che spaziano dalla Missa Brevis di Palestrina alla Berliner Messe di Pärt, da Lux aeterna di Ligeti a Spem in alium di Tallis fino a Stimmung di Stockhausen e Nuits di Xenakis.
Lorenzo Donati dirige il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” ed è docente dal 2017 del corso di perfezionamento in direzione corale all’Accademia Chigiana.
Compositore, direttore e violinista, ha studiato ad Arezzo e Firenze, frequentando parallelamente corsi di perfezionamento presso la stessa Accademia Musicale Chigiana, la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia di Francia. Si diploma in direzione corale al corso istituito della Fondazione “Guido d’Arezzo”. Nel 2007 vince entrambe le categorie del concorso internazionale “Mariele Ventre” di Bologna e pochi anni più tardi dirige il Coro Giovanile Italiano.
Svolge un’intensa attività concertistica con l’Insieme Vocale Vox Cordis, con cui si aggiudica primi premi in concorsi nazionali ed internazionali e UT Insieme vocale-consonante unico ensemble italiano a vincere il Gran Prix for Choral Singing nel 2016. Dirige inoltre il Coro da Camera del Conservatorio F.A Bonporti di Trento, dove insegna composizione e direzione corale dal 2007. Presta un consistente contributo in qualità di docente e consulente artistico in varie istituzioni culturali come la Fondazione Guido d’Arezzo, Festival di Primavera e Festival Incontro Polifonico Città di Fano.