Al via il Chigiana International Festival & Summer Academy, al via con una serata dedicata a Luis Sepúlveda in Piazza del Duomo
Piazza del Duomo è pronta ad accogliere l’inaugurazione di Oursounds, il sesto Chigiana International Festival & Summer Academy che dal 5 luglio al 3 settembre prenderà vita a Siena e “da” Siena. A dare il via al programma di eventi sarà una serata evocativa, domenica 5 luglio, alle 21.30, con lo sfondo mozzafiato della Cattedrale. “Io ho un sogno”, spettacolo prodotto dall’Accademia Chigiana, firmato dalla regia di Alessio Pizzech e dalla coreografia di Francesca Duranti.
«Ci sono istanti e momenti della storia in cui siamo chiamati a una vibrante riflessione su noi stessi e sul senso del nostro fare artistico, su come ci posizioniamo rispetto a quello che sta avvenendo attorno a noi. Questo è un momento a cui siamo obbligati a una posizione etica, obbligati a decidere se vogliamo avere un sogno. Grazie a Luis Sepulveda perché mi ritrovo in questa sua frase: “Io ho un sogno”. La mia posizione oggi è questa: io ho un sogno». (Alessio Pizzech)
Un concerto drammaturgico ispirato alla grande figura di Luis Sepúlveda, l’amatissimo scrittore cileno scomparso proprio a causa del Covid lo scorso 16 aprile. “Io ho un sogno”, prodotto interamente dall’Accademia Chigiana e affidato alla regia di Alessio Pizzech, è un dialogo a più voci, un viaggio tra musica e parole, una creazione che unisce più arti: la musica, protagonista della serata insieme alla danza, si unirà a un percorso testuale costruito su interviste e testimonianze rilasciate dallo stesso Sepulveda, fatto delle sue parole, dei suoi racconti, di citazioni dei suoi libri e delle sue poesie. Il sogno, invece, è quello di poter rinascere, guardando al futuro, grazie alla forza delle parole di un grande intellettuale quale Sepulveda.
Il concerto si aprirà con la complicità del buio e vedrà come protagonisti della serata, nel pieno rispetto delle più stringenti misure di sicurezza, il Coro della Cattedrale “Guido Chigi Saracini”, diretto da Lorenzo Donati, Antonio Caggiano alle percussioni, il soprano Valentina Piovano, la danzatrice Francesca Duranti, gli attori Maria Claudia Massari e Angelo Romagnoli.
Il concept dello spettacolo vede l’alternarsi di una voce maschile e una voce femminile, accanto ad un terzo corpo danzante. Presenze che vogliono rievocare uno scrittore e la sua compagna di vita: la poesia. I personaggi sono avvolti da un mondo sonoro, con il quale interagiscono, che si dipana tra strumenti a percussione e voci di un coro che amplifica la dimensione collettiva del racconto.
Le scelte musicali vanno dalla dimensione del contemporaneo fino a prospettive più cinquecentesche che vogliono sottolineare quella dimensione di Umanesimo di cui Siena è portatrice e di cui certamente il Sagrato del Duomo sarebbe l’architettura ideale per poter celebrare questa “rinascita”.
Il luogo scelto, la Piazza del Duomo di Siena, ha a sua volta un forte valore simbolico, con la sua architettura attuale, risultato di un’altra pandemia che si collega emblematicamente ai fatti di oggi: la peste che nel Trecento costrinse a interrompere i lavori del Duomo Nuovo e a modificarne sostanzialmente il progetto di ampliamento.
Biglietto unico: 10 euro
Biglietti acquistabili online al sito www.chigiana.org
SPETTACOLO INAUGURALE
“Io ho un sogno”
dialogo a più voci intorno a Sepúlveda
Valentina Piovano, soprano
Maria Claudia Massari, attrice
Angelo Romagnoli, attore
Antonio Caggiano, percussioni
Coro Della Cattedrale Di Siena “Guido Chigi Saracini”
Lorenzo Donati, direttore
Francesca Duranti, coreografia
Alessio Pizzech, drammaturgia e regia
Bianciardi, Ave, Rex noster
Curran, estratti da Theme Park
Sisask da “Gloria Patri”, XXIII Oremus
Battistelli, estratti da Il libro celibe
J.S. Bach, da “Johannes Passion” BWV 245 Ach Herr, lass dein lieb’ Engelein
Sciarrino, estratti da Il legno e la parola
Glass, da “Glassworks”, Opening
Whitacre, Leonardo dreams of his flying machine
Cage, Dream
Nono, da “Canti di vita e d’amore”, Djamila Boupachà
Reich, Clapping Music (arr. Caggiano)
Casulana, Ahi possanza d’amor
Isaac, Quis dabit capiti meo aquam?
BIOGRAFIA
Alessio Pizzech, nasce a Livorno nel 1972, ancora bambino si dedica al canto, lavora in un circo fino a 18 anni e in un attimo, da promessa del teatro, la critica lo definisce come uno dei più significativi registi italiani. Con straordinaria energia mette in scena circa 120 spettacoli fra prosa e lirica collaborando con tutti i principali teatri e festival italiani.
Dal 1991 si dedica alla regia in prosa esordendo con La Parrucca di Natalia Ginzburg che apre le porte ad una fecondissima produzione.
Ha collaborato prima con il Festival di Castiglioncello e poi con Inequilibrio Festival – Armunia, Fondazione Pontedera Teatro, con l’Associazione Teatro di Buti, la Città del Teatro – Stabile d’Innovazione, il Teatro Metastasio di Prato – Stabile della Toscana, Il Festival di Ventotene, con il Teatroinscatola di Roma, il Cut di Venezia, la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca e di Milano, il Festival dei Due mondi di Spoleto, il Festival Il Garofano Verde, il Festival Primavera dei Teatri, il Festival Quartieri dell’arte di Viterbo, la Scuola del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed il Festival TonesOneTheStones, Festival Lunatica, Teatro di Buti. Dal 1997 si dedica ad una altrettanto prolifica regia lirica.
Ha collaborato con Opera Youth Arezzo, Lario Lirica, la Fondazione Donizetti di Bergamo – BergamomusicaFestival, Fondazione Gran Teatro la Fenice, Fondazione Teatro Verdi di Trieste, Fondazione Rossellini, Pergine Spettacolo Aperto, Il Teatro Alighieri di Ravenna, il Teatro del Giglio di Lucca, il Teatro Comunale di Modena, il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Municipale di Piacenza, il Teatro Cilea di Reggio Calabria e il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Teatro Verdi di Pisa e il Teatro Goldoni di Livorno, con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro della Fortuna di Fano, il Teatro Lirico di Spoleto, L’ente Concerti De Carolis di Sassari, Teatro Umberto Giordano di Foggia, con l’Ente Luglio Trapanese, Festival delle Ville Vesuviane, il Festival della Valle d’Itria, con il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor, il Conservatorio di Stavanger (Norvegia), il Festival OperaBarga, i Solisti Dauni, il Festival Lunatica e Taormina Arte, Festival di Oslo, il Conservatorio di Beirut (Libano).
Due le regie radiofoniche: nel 2000 Savinio puer Aeternus da Alberto Savinio, per Radio Tre Rai, e nel 2008 Pazzo d’amore di Sam Shepard, sempre per Radio Tre Rai.
È Stato docente di Arte Scenica al Conservatorio Giordano di Foggia. Di particolare rilevanza l’attività di formatore attuata dal ’93 in Italia e all’estero. Ha al suo attivo un contributo per la pubblicazione “I Teatri della scuola“ edito dalla Provincia di Pisa