Ieri mattina, alla Prefettura di Siena, è stato presentato il progetto Telethon 2015 alla presenza del Prefetto Renato Saccone e del comandante del 186 Reggimento paracadutisti Folgore, colonnello Beniamino Vergori. L’evento è promosso e organizzato proprio dalla Brigata Folgore, che anche quest’anno esprime il suo forte legame con la città e il tessuto sociale in cui è inserita. Scopo della manifestazione sarà la raccolta fondi per la cura di malattie genetiche rare dai nomi quasi irripetibili e impronunciabili che affliggono una percentuale a primo sguardo minima (1 su 10.000), ma in realtà rilevante di popolazione – soprattutto infantile – a livello mondiale.
“In questo caso – ha spiegato la dottoressa Laura Tinti che ieri rappresentava Telethon insieme al coordinatore regionale Germano Manlio– la malattia in questione riguarda il malfunzionamento del metabolismo e in particolare di un enzima che si sta cercando di sostituire ‘artificialmente’, e che altrimenti costringe molti bambini alla convivenza con una malattia fortemente invalidante. Vengono chiamate malattie orfane proprio perché le grandi case farmaceutiche non ‘adottano’ la ricerca su casi difficili come questo, i quali non apportano grandi benefici e riscontri a livello economico. Ed è proprio qui che interviene Telethon, affiancata dalla Regione Toscana.
Laura Tinti, giovane ricercatrice, si batte con passione e ostinazione non solo nel suo lavoro importantissimo di ricerca scientifica, ma anche di esempio sociale “per tutti quei giovani – ieri c’erano gli studenti dell’istituto Monna Agnese – che hanno perso la speranza nel futuro e nel mondo del lavoro. E’ proprio grazie ai finanziamenti di Telethon che la malattie rare possono essere studiate e col tempo che la ricerca richiede, sconfitte”.
Come ha spiegato la direttrice dell’istituto Valeria Bertusi: “I ragazzi imparano la speranza nel futuro tramite la solidarietà, e si fanno strumento del dono”.
La manifestazione, che si svolgerà il 19 e il 20 dicembre prossimi, prevede lo svolgimento di gare e attività ludiche podistiche e in bicicletta. Tutte le associazioni sportive, studenti, e cittadini si sono schierati accanto alla Folgore: Uips, Fiab, Società Pedale Senese, i giovani del Rotaract Club di Siena, l’istituto Monna Agnese, la Nobile Contrada del Nicchio, la Sovrana Contrada dell’Istrice, con il patrocinio della Prefettura di Siena, Università di Siena e i Comuni di Siena e Monteriggioni.
La gara di solidarietà si arricchirà con Siena di Corsa con i Paracadutisti, che si svolgerà nel centro storico. Gli studenti della scuola venderanno cuori di cioccolato e i biglietti della lotteria a premi per la raccolta fondi. Il 20 dicembre, nell’aula magna dell’università, il Rotaract Club di Siena presenterà il concerto di giovani talenti che concluderà questa edizione di Telethon 2015. L’Esercito Italiano – con la tradizionale maglietta rossa di Telethon – sarà presente con i propri stand per illustrare ai giovani curiosi e appassionati l’attività della Folgore e della Forza Armata.
Ieri è emerso da un lato il forte legame che si è instaurato tra la città e le forze armate, la grande passione coinvolgente per lo studio e la ricerca nel nome della solidarietà e, dall’altro, l’importanza dell’attività fisica, della corsa e dell’uso della bicicletta, per una questione legata alla salute fisica e al benessere della persona oltre che al bene dell’ambiente -spiegano i presidenti delle associazioni sportive.
Lo slogan dell’iniziativa sarà un forte e deciso “Non mi arrendo”, anzitutto dei malati, dei familiari dei malati che costantemente li assistono, dei ricercatori e degli studenti tutti. A conclusione della presentazione di ieri il Colonnello ha voluto ribadire il motto della Folgore che deve essere motore e motivazione anche di questo progetto: “Con impeto e ardire!”.
Raccomandiamo a tutti di essere presenti i prossimi 19 e 20 dicembre (prossimamente verrà pubblicato il programma specifico degli eventi), per un dovere morale nei confronti dei più deboli e per la speranza in un futuro più sicuro per tutti.
Tilde Randazzo
Foto di Francesco Laezza