Il 30 novembre 1786 il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena abolì ufficialmente la pena di morte. La Toscana fu il primo Stato al mondo a scrivere, nel libro della storia dell’umanità, una pagina basilare sui diritti umani.
Dal 2000 la nostra regione ha istituito la Festa della Toscana per ricordare proprio il giorno della riforma penale, che decretò la fine di uno degli atti più incivili perpetuati fino ad allora da tutti i governi. Una ricorrenza che è un omaggio a tutti coloro che si riconoscono nei valori di pace, giustizia e libertà, ma anche l’occasione per trasmettere questo patrimonio alle nuove generazioni.
“Una storia, tante diversità” è il tema individuato quest’anno e sul quale si incentreranno i festeggiamenti.
A Siena la presidenza del Consiglio Comunale ha convocato, per le ore 10, una seduta monografica nella Sala del Risorgimento di Palazzo Pubblico. All’appuntamento consiliare la storica Gabriella Piccinni introdurrà l’argomento Sorelle d’Italia, Sorelle di Siena per trattare della presenza e dell’impegno femminile per la causa dell’unità d’Italia. Seguiranno, sempre su questo tema, alcune letture a cura di Paola Lambardi e alcuni momenti musicali risorgimentali, con l’intervento dell’Unione Corale Senese, del Coro Vico Alto, del Coro San Miniato e della solista Cristina Ferri, accompagnati al pianoforte da Angela Castellarin.