Oltre cento insegnanti da tutta la Toscana riuniti per una settimana alla Certosa di Pontignano stanno affrontando un percorso formativo al termine del quale guideranno i loro studenti nel viaggio verso Auschwitz, il Treno della Memoria voluto dalla Regione Toscana perche le giovani generazioni non dimentichino l’orrore dei campi di concentramento.
Questa full immersion, che fa parte del progetto regionale Summer School – Giornata della Memoria 2012, ed è organizzata dall’assessorato all’Istruzione della Provincia di Siena insieme al ‘Forum per i problemi della pace e della guerra’, vede impegnati dieci professori dell’ITI Sarrocchi, del Liceo Artistico Buoninsegna, del Liceo Classico Piccolomini, del Liceo Scientifico Galilei, dell’ITAS Monna Agnese, dell’Ipsia Marconi e dell’ITGC Bandini di Siena, dell’IIS Avogadro di Abbadia San Salvatore, dell’Istituto Einaudi di Chiusi, del Liceo Scientifico Volta di Colle Val d’Elsa. Il corso , dal titolo “A 70 anni dall’insurrezione del Ghetto di Varsavia;: memoria, scelta, rivolta. Per una didattica della Shoah”, ha in programma gli interventi di noti docenti come Alberto Cavaglion, Daniela Belliti, Tullio Seppilli, Nicola Labanca, Giovanni Gozzini, Luca Bravi, Camilla Brunelli, Frediano Sessi, Antonio Ferrara, Milena Santerini, Marta Baiardi, Valeria Galimi, Francesca Cavarocchi, Maria Bacchi, Enrico Donaggio, Dimitri D’Andrea, Gustavo Corni, Daniele Menozzi, Fabio Dei, Luciana Rocchi, Diego Guzzi, Massimo Rosati, Renata Badii, Micaela Frulli, Giovanni Paoletti, Maurizio Poli, Vincenzo Mengaldo, Claudio Gaetani.
Oltre ai temi della genesi storica della deportazione e dello sterminio in Italia e in Europa, all’analisi del sistema concentrazionario e del fenomeno del totalitarismo, il percorso formativo indaga le questioni legate alla prevenzione del male oggi: l’indifferenza sociale, il conformismo, i processi di stereo tipizzazione dell’altro. Particolare attenzione viene rivolta al tema della didattica della Shoah, in funzione della preparazione degli studenti al viaggio e, più in generale, del suo ruolo nella formazione civile dei giovani.
foto varese7press.it