Così Sovicille, aderente alla “Città della Memoria”, ha ricordato il 25 aprile

Questa mattina, dopo la deposizione alle ore 10 della corona al monumento ai caduti a Sovicille, in Piazza Marconi, la cerimonia per il 25 aprile si è spostata con il gonfalone a  Brenna, davanti alla Chiesa Parrocchiale, dove alle ore 10,30 è stata ricordata la figura di Vittorio Bardini, nato proprio in questa frazione il 15 settembre  1903, ed il sacrificio di Reno Savoi e Rino Chesi. Alla cerimonia sono intervenuti tanti cittadini, le rappresentanze dell’ANPI e delle Forze di Pubblica Sicurezza del territorio, insieme al Presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini.

 

In questo 25 aprile, oltre a ricordare gli eventi legati alla fine del nazifascismo ed alla nascita  di uno Stato libero e democratico, il Sindaco Alessandro Masi e la sua Giunta hanno voluto dedicare la giornata ad un importante personaggio nato nel territorio comunale: Vittorio Bardini, medaglia d’oro al valor militare, tra gli organizzatori della Resistenza in Lombardia e a Milano, catturato dalle SS e deportato a Mauthausen,  Deputato alla Costituente, Senatore di diritto nella prima Legislatura e successivamente Deputato nella seconda, nella terza e nella quarta legislatura. “Una vita intensa, una testimonianza significativa  di impegno civile e politico partita proprio dai nostri territori”, come ha ricordato il Presidente della provincia di Siena Simone Bezzini.

Insieme a Vittorio Bardini, il sindaco di Sovicille Alessandro Masi ha ricordato anche il sacrificio di Reno Savoi, ucciso nella “battaglia del grano” nel sodo di Monticiano, e Rino Chesi, medaglia d’argento, ucciso nella concomitanza della battaglia di Molli.

“Entrambi questi giovani riposano nel cimitero di Brenna e ci rammentano con la loro vicenda la nostra quotidiana responsabilità a fare sempre il nostro meglio per tutti”, ha sottolineato il sindaco Masi.

 

Così Sovicille, aderente alla “Città della Memoria”, ha ricordato il 25 aprile.