“Nasco come violoncellista, ma la necessità di trovare sbocchi lavorativi mi spinge, mio malgrado, a trasformarmi in autore di colonne sonore per un regista: Peter Greenaway”.
Marco Robino, violoncellista e fondatore, nel 1994, del Quintetto Architorti, quintetto d’archi di formazione classica (due violini, viola, violoncello, contrabbasso), riassume così il percorso che l’ha portato ad avviare un lavoro di ricerca musicale per il cinema in collaborazione con il regista Greenaway. Proprio questa esperienza, che da violoncellista l’ha trasformato in “autore per caso”, sarà al centro della chiacchierata di domani, martedì 22 ottobre, alle 18 a “StARTers – Assaggi d’arte”, il calendario di incontri con artisti e personalità del mondo dell’arte promosso dal Siena Art Institute.
Robino ripercorrerà alcuni dei progetti che dal 2004, insieme al Quintetto Architorti, lo vedono collaborare in modo costante con Greenaway, facendo da colonna sonora al lavoro di ricerca del regista per lo sviluppo di nuove forme di linguaggio visivo derivanti dal cinema grazie alle potenzialità offerte dalla tecnologia digitale.
Tra questi, “Le valigie di Toulse Luper”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2006; “The European Showerbath”; “Peopling the Palaces”, installazione multimediale per la riapertura della Reggia di Venaria Reale; Museo del design di Milano; “Leonardo’s Last Supper”, installazione multimediale sul cenacolo leonardesco presentata nel 2008 a Milano sul dipinto originale, nel 2009 a Melbourne e nel 2010 all’Armory di New York; “J’accuse”;.”Goltzius and the Pelican Company”, l’ultima fatica cinematografica del regista di cui Architorti firma interamente la composizione e la produzione della colonna sonora, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2012 e vincitore del Mouse d’Argento.
Dopo l’incontro con Marco Robino, le chiacchierate d’arte di “StARTers” proseguiranno martedì 5 novembre con la giornalista e scrittrice statunitense Nina Burleigh.
Il calendario completo degli appuntamenti in programma fino a dicembre è consultabile sul sito del Siena Art Institute, www.sienaart.org.
MARCO ROBINO
Marco Robino, nato a Torino, si è diplomato in violoncello perfezionandosi con il M. Adriano Vendramelli.
Ha svolto un’intensa attività cameristica, con il Quartetto Strauss sotto la guida del Wiener Schubert Trio a Vienna e del Trio di Trieste a Duino, e orchestrale, collaborando con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino e con altre prestigiose formazioni.
Nel 1994 ha fondato il Quintetto Architorti, quintetto d’archi di formazione classica (due violini, viola, violoncello, contrabbasso), per il quale ha trascritto un vasto repertorio nei più vari ambiti musicali.
Tra le prestigiose collaborazioni del Quintetto Architorti, quelle con Arturo Stalteri, Tony Esposito, i Subsonica, gli Africa Unite ed il loro leader Madaski: un incontro, quest’ultimo, che partito come collaborazione ai rispettivi album ha portato, poi, alla costituzione di un vero e proprio repertorio che ha visto i due gruppi realizzare insieme un tour italiano dal titolo “Corde in levare”, il cui primo concerto è stato eseguito nel 2003 all’Auditorium del Lingotto nell’ambito del festival «Settembre Musica».
Architorti ha partecipato a «Settembre Musica» anche nel 2005 con il progetto Architortiplaypunk, ideato con Alberto Campo, che vede la trascrizione delle opere più significative del Punk internazionale, e ha collaborato con il Museo del Cinema di Torino e con la Torino Film Commission. Intensa e molto apprezzata è stata l’attività di collaborazione con le scuole per la diffusione della cultura musicale.
Il punto di svolta nel campo della ricerca musicale rivolta al cinema è arrivato con l’inizio della collaborazione con Peter Greenaway, che va avanti in modo costante dal 2004 e che vedono Robino attualmente impegnato nella produzione delle musiche per i prossimi progetti cinematografici del regista.