Verrà presentato martedì 27 novembre, alle ore 18, nel Salone di Rocca Salimbeni il libro strenna 2012 di Banca Monte dei Paschi di Siena, “I secoli del Monte. 1472-1929”, redatto dallo storico Giuliano Catoni e corredato dalle schede tematiche di Roberto Barzanti.
Il volume – L’opera ripercorre appunto gli avvenimenti cruciali che hanno contribuito alla formazione e alla crescita dell’istituto, in un arco di tempo che va dalla prima attività di prestito su pegno fino alla crisi del ’29. Obiettivo della pubblicazione, quindi, quello di rileggere le vicende, i valori, le tradizioni ed i personaggi che hanno fatto, nei secoli, la storia dell’istituto senese. Illustreranno il volume il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo e l’amministratore delegato di BMps Fabrizio Viola. Tra i relatori anche Luciano Palermo, docente dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. Il volume verrà poi completato da una seconda opera, nel 2013, che inquadra il percorso di BMps dal 1929 al 1995.
Alessandro Profumo – “La decisione di scrivere una storia che, facendo tesoro dei contributi disponibili, andasse oltre e ricostruisse le vicende della Banca fino alla svolta del 1995 – spiega Alessandro Profumo, presidente di BMps, nelle pagine introduttive del volume – risponde a un’esigenza molto sentita e non ha niente a che vedere con una comprensibile nostalgia o con l’esaltazione di una identità fissa e intoccabile. “I secoli del Monte” non è una storia ufficiale ma una rivisitazione, condotta in piena autonomia, di vicende che servono a conoscere e comprendere le radici e il percorso di una realtà molto complessa e ramificata”.
Fabrizio Viola – “Le illusioni di trarre indicazioni sul futuro dall’interpretazione del passato sono cadute da un pezzo – aggiunge nelle pagine introduttive del volume Fabrizio Viola, amministratore delegato dell’istituto – Ma in questo caso si può tentare almeno di capire, senza retoriche idealizzazioni, il lungo percorso di una coraggiosa “storia italiana”. Per chi deve misurarsi oggi con ostacoli, incognite e potenzialità di un presente non facile da tradurre in schemi, l’esercizio non è inutile. È una “storia italiana” della quale andare fieri quella del Monte senese”.
Roberto Barzanti – “I secoli del Monte” ripercorre e sistema in nuova e piana sintesi le acquisizioni fin qui disponibili – spiega nella premessa Roberto Barzanti, curatore delle schede tematiche – e indica vie di approfondimento con una chiara esposizione che si rivolge sia agli specialisti sia a un più largo pubblico, consapevole del valore dell’indagine sul passato. Il costante obiettivo sarà quello di illuminare situazioni, indirizzi e sviluppi al fine di offrire una ricostruzione complessiva dell’evoluzione dell’istituto”.