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Domani ultima replica per il Bruscello di Montepulciano

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Garibaldi che entra sulla scena a cavallo insieme alla fedele Anita, una grande nave che solca il mare con i garibaldini, e una storia tra avventura e amore e l’omaggio a quelle persone semplici che furono in prima fila durante il Risorgimento. Si può sintetizzare in questo modo il Bruscello di Montepulciano, dal titolo “Zelindo il garibaldino” che domani lunedì 15 agosto nella Piazza Grande di Montepulciano (Si) alle ore 21.30, andrà in scena per l’ultima replica. Il Bruscello è uno degli appuntamenti più importanti e originali del teatro popolare italiano arrivato alla 72° edizione organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello, Lo spettacolo in tre atti, presenta ogni anno elementi d’innovazione sempre però nel solco di una tradizione nata nel 1939, interpretato e cantato con arie popolari da attori non professionisti (dal tassista al banchiere, l’ex vigile, l‘avvocato, il pensionato e via dicendo), e da circa 100 comparse, di età che va dai 6 ai 70 anni e un’orchestra di 35 elementi. Il tema di quest’anno è dedicato alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e racconta la storia di “Zelindo il Garibaldino”, uno dei due poliziani che presero parte alla spedizione dei Mille. Un titolo già rappresentato nel 1961, ma per questa nuova edizione i testi e le musiche sono stati completamente rielaborati e aggiornati. La regia e la scenografia sono del direttore artistico Franco Romani, le musiche del maestro Francesco Traversi, l’unico professionista della Compagnia, e il libretto di Raffaele Giannetti. Tra gli interpreti il giovane Marco Banini sarà Zelindo, Stefano Bernardini Garibaldi e Irene Tofanini Fiorinda la moglie di Zelindo e Chiara Protasi in un ruolo molto particolare nel personaggio di “Patria”. Ogni atto sarà introdotto dallo “storico” (Woldemaro Abram), accompagnato dai paggi con l’arboscello e la lanternina e le singole scene presentate dalla figura del “cantastorie” (Alessandro Zazzaretta). “Un Bruscello che si discosta dalla tradizione – ha spiegato il direttore artistico e scenografo Franco Romani – che vede la maggior parte delle nostre rappresentazioni ambientate nel Medioevo. Un bizzarro e originale omaggio ad uno dei partecipanti all’epopea dei Mille convinti che la storia di Zelindo Ascani sia solo una delle tante storie che si potrebbero raccontare su quelli che come lui sbarcarono a Marsala con Garibaldi. Per questo nella scenografia non vi sono riferimenti alla tipologia ed all’architettura di Montepulciano, ma è stato ricostruito un paese come tanti e anche una nave che solcherà il mare con i garibaldini”. La trama si apre nel 1849, l’anno in cui Garibaldi giunse a Montepulciano. L’evento storico costituisce il naturale e veritiero passaggio alla vita della città anch’essa fortemente segnata dagli avvenimenti nazionali: giovani studenti morti in battaglia, animose passioni politiche, cospirazione e repressione; il tutto descritto attraverso le figure tipiche dell’epoca. Il giovane Zelindo Ascani, che assiste all’arrivo dell’Eroe dei due Mondi prende la decisione di seguirlo nella spedizione dei Mille. Dopo questa epopea e la gloria delle battaglie e delle vittorie, Zelindo torna a Montepulciano e si sposa con l’amata Fiorinda con un matrimonio segreto. Ma la vita del soldato è dura: Zelindo è richiamato alle armi da Garibaldi e parte per il regolare servizio militare. Ancora battaglie e sangue per l’indipendenza nazionale fino al definitivo ritorno a casa tra intrecci sentimentali e politici e la morte del protagonista all’inizio del nuovo secolo. Il Bruscello è organizzato in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena, la Regione Toscana e Fondazione MPS. Il manifesto è stato disegnato da Emanuela Rossi che si occupa anche dei costumi. Per informazioni: Associazione Compagnia Popolare del Bruscello, tel. 0578.758529, sito web: www.bruscello.it