“Nessun viaggiatore è straniero – storie di emigrazione clandestina”. E’ questo il titolo del convegno in programma sabato 12 aprile alle ore 17 al Teatro Vittorio Alfieri di Castelnuovo Berardenga. All’incontro, coordinato dalla giornalista Ilaria Bonifazi, interverranno: Andrea Di Nicola, coautore del libro “Confessioni di un trafficante di uomini” e docente dell’Università degli studi di Trento; Serenella Pallecchi, presidente Arci provinciale; Fabio Berti, professore di Sociologia dell’Università degli studi di Siena e Rahma Mohamed Hassan, responsabile dell’Associazione per Aiuti alle Donne ed ai Bambini in Somalia.
Nel corso del convegno, promosso dalla Provincia di Siena, dal Comune di Castelnuovo Berardenga e dall’Università degli Studi di Siena verrà presentato il libro: “Confessioni di un trafficante di uomini” di Andrea Di Nicola e Giampaolo Musumeci, edizioni Chiarelettere. Dopo il buffet, in programma alle ore 20, sul palco del teatro Vittorio Alfieri di Castelnuovo Berardenga andrà in scena, a partire dalle ore 21, lo spettacolo, a ingresso gratuito e in anteprima nazionale,“Bilal- Nessun viaggiatore è straniero” con Leonardo Capuano. Il nuovo spettacolo di EGUMTEATRO realizzato in coproduzione con Lo Stanzone delle Apparizioni e con il sostegno della Regione Toscana, è inserito nel progetto ACEC “Terre senza promessa” sul tema dell’immigrazione, per la regia di Annalisa Bianco.
Bilal: viaggio dentro l’orrore dell’emigrazione clandestina. Lo spettacolo teatrale è tratto dal libro del giornalista Fabrizio Gatti “BILAL” (premio Terzano Terzani 2008) documentazione unica di una gravissima emergenza umanitaria quella dell’emigrazione clandestina. Fabrizio Gatti è uno di “noi” che mette la sua vita in pericolo travestendosi da “straniero”, recitando una parte, per capire le motivazioni e per ricordarci l’assurdità ontologica di qualsiasi separazione fra “noi” e “loro”. BILAL è uno spettacolo di teatro di narrazione, il racconto delle storie di uomini e donne che Gatti ha incontrato nel suo viaggio dentro l’orrore dell’emigrazione clandestina, è la denuncia del mancato rispetto al diritto di perseguire ambizioni e progetti. E’ la denuncia della violenza, del sopruso, della violazione di ogni legge di diritto internazionale che riguardi la tutela dell’uomo e di ogni principio morale. Questi uomini e queste donne in fuga dalla miseria che, con ogni mezzo, cercano di difendere la loro dignità, i loro corpi torturati le loro intelligenze umiliate e le loro ambizioni negate con ferocia.