
Enoteca Italiana, una storia da raccontare a più voci, insieme a chi ha trascorso tanti momenti di vita tra i bastioni della Fortezza Medicea di Siena in periodi diversi. E’ nato su questi presupposti, ed è stato un successo, l’appuntamento organizzato Enoteca Italiana, in collaborazione con Asp Città di Siena, che si è svolto questo pomeriggio in Campansi. Una degustazione per gli ospiti della Rsa con vini dealcolati per brindare insieme a un pezzo di storia fatta di persone prima ancora che di muri e di luoghi. Ad intrattenere gli ospiti della residenza è stata la storica dipendente di Enoteca Sandra Panunzi. A descrivere e servire i vini Elisa Romei e Laura Bucci
«È stato tutto così spontaneo, così bello. Io ero emozionatissima, mi sono sentita come con i miei nonni. In alcuni volti ho rivisto mio nonno, e in altri che gli somigliavano ho ritrovato quella familiarità che mi ha profondamente toccata – le parole della presidente di Enoteca Italiana Siena Elena D’Aquanno.. Sono molto felice di essere qui, perché queste sono le vere radici della città e del nostro progetto: la storicità, la Siena che ha fatto la storia. Non potevamo non esserci. Continuerò a impegnarmi nel sociale. Chiunque voglia incontrarci, noi ci saremo. Già oggi mi hanno chiesto di tornare. Ho visto molti anziani emozionati, con gli occhi lucidi, e anch’io lo ero. Siamo un gruppo coeso, con un cuore comune».
«Il progetto Enoteca sta andando avanti e sono molto contento di aver partecipato – afferma il vicesindaco Michele Capitani-. Portare il saluto dell’amministrazione a un’iniziativa così sentita significa rafforzare ancora di più il legame tra l’Enoteca e la cittadinanza, in particolare con quella parte che desidera rimanere coinvolta. Ringrazio la dottoressa D’Aquanno per l’entusiasmo che sta trasmettendo a più generazioni. Qui, in Campansi, risiede la nostra memoria storica: questi ospiti custodiscono ancora un ricordo vivido dell’Enoteca dei tempi passati, quando si trovava nella sua sede storica. Ripartire da qui ha un significato speciale».
«Credo che questa sia stata una delle iniziative meglio riuscite — forse meno culturale in senso accademico, ma sicuramente la più partecipata e sentita. Gli ospiti, solitamente spettatori, stavolta sono diventati protagonisti – afferma il presidente di Asp Città di Siena Guido Pratesi-: hanno preso la parola, hanno voluto assaggiare i vini, hanno riso, parlato, partecipato. Di solito, l’attenzione dura al massimo un quarto d’ora. Stavolta siamo rimasti insieme un’ora intera, e sono stati tutti coinvolti. È stata una serata davvero bella, per l’Enoteca, per noi, per Siena e per questa sua anima sociale».