Festa della Toscana a tinte bianche, rosse e verdi. Mercoledì 30 novembre l’Istituto Professionale per il Commercio ed il Turismo “G. Caselli” di Siena organizza, in collaborazione con l’associazione “Il PRISMAmultimedia”, una giornata storico-culturale che prenderà il via alle ore 11.30 – presso l’aula magna del plesso scolastico di via Roma – con la riflessione dal titolo“Le molte ferite di Garibaldi”, che segnerà l’apertura della mostra “I nostri primi 150 anni”. L’evento si svolge in occasione della Festa della Toscana, istituita nel 2000 dal Consiglio regionale per ricordare l’abolizione per la prima volta al mondo della pena di morte, avvenuta il 30 novembre del 1786 ad opera del Granduca Pietro Leopoldo.
Le iniziative si inseriscono all’interno di “Caselli eventi”, un progetto che è ormai parte integrante dell’offerta formativa dell’istituto. “L’obiettivo – spiega la coordinatrice del progetto Beatrice Cappelli – è cercare di avvicinare gli studenti ai grandi temi e ai valori condivisi dalla società civile, partendo dall’ideazione, organizzazione e realizzazione di eventi artistico-culturali”. Una filosofia che la professoressa Cappelli riassume così: “Crediamo fermamente che la crescita e la formazione dei giovani possa essere veicolata attraverso operazioni ampie e poco convenzionali, che hanno come effetto quello di far appropriare ogni partecipante, in quanto protagonista, di un’esperienza emozionale vera: patrimonio culturale individuale e collettivo”.
Convegno “Le molte ferite di Garibaldi”. Protagonista di una delle pagine più importanti della nostra storia risorgimentale, Giuseppe Garibaldi sarà al centro della riflessione guidata dal professor Gualtiero Bellucci che illustrerà le gesta dell’”Eroe dei Due Mondi”, dei garibaldini e dei tanti studenti universitari senesi che si immolarono per l’Unità d’Italia.La ricostruzione storica offerta nel corso della conferenza dedicata alla storia del Risorgimento italiano, sarà arricchita dalla mostra che raccoglie oltre centocinquanta opere per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
La Mostra “I nostri primi 150 anni”. Da mercoledì 30 novembre fino a giovedì 15 dicembre, l’aula magna dell’istituto Caselli apre le porte alla storia, per ospitare la mostra itinerante “I nostri primi 150 anni”. Per l’occasione verranno esposte oltre quindici opere realizzate da alunni e artisti, tra cui lo scultore giapponese Kei Nakamura. L’esposizione raccoglie, inoltre, le “Medaglie” inviate dalla Scuola “G. Verga “ di Limbiate, realizzate in ceramica dagli alunni dell’istituto milanese.
“L’obiettivo ambizioso – spiega Daniele Sasson, fondatore del centro culturale “IL PRISMAmultimedia e curatore della mostra – che ci eravamo proposti era quello di raccogliere almeno centocinquanta opere per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Non le abbiamo contate esattamente ma siamo certi di aver superato il traguardo. Un risultato importane raggiunto grazie al coinvolgimento di alunni e classi di scuole e istituti della nostra città, che hanno proposto nuove idee e personalissime angolazioni della realtà. Il tutto in linea con il compito principale di una scuola che per essere attuale e moderna ha il dovere di educare e istruire fornendo
ad ognuno gli strumenti più congeniali per esprimersi e in genere i migliori sono quelli che appartengono a tecniche artistiche di più immediata e facile realizzazione”.
Un anno di iniziative dedicate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nell’ultimo anno, ovvero dall’invito della Regione a partecipare ai festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, per gli studenti del Caselli non sono mancate le occasioni per avvicinarsi alla storia del nostro Paese, allo Stato e alle sue istituzioni. Un percorso che ha visto protagonisti alunni e rappresentanti del corpo docente sia a Siena che in altre sedi, fino ad arrivare in Parlamento, con iniziative di carattere storico, artistico e culturale. Il cerchio si chiude con la sovrapposizione tra la conclusione dell’anno di festeggiamenti e la Festa della Toscana, dedicata in questa edizione al tema “Una storia, tante diversità”. “Non si tratta – afferma Valeria Bertusi, Dirigente Scolastico del Caselli – di una semplice rievocazione, ma di un progetto didattico complesso che ha coinvolto oltre 300 studenti, pensato per recuperare i valori e i simboli che comunicano il nostro passato, la nostra storia e soprattutto la nostra identità. Un patrimonio inestimabile che ci rende riconoscibili e che, come educatori, abbiamo il dovere di tramandare alle giovani generazioni anche attraverso la promozione di momenti di riflessione e di stimolo creativo”.