Grande concerto in Piazza del Campo a Siena la sera di sabato prossimo 2 giugno, con Nina Zilli e il suo “Ti amo Mi uccidi tour”. L’appuntamento, organizzato dal Comune di Siena, precedentemente programmato per il primo maggio e rinviato al 2 giugno causa maltempo, inizierà alle 21,30 e sarà a ingresso libero. Una serata unica sotto le stelle di una della piazze più belle del mondo.
La perfomer italiana interprete di brani di grande successo torna onstage dopo la tournée invernale e la partecipazione al 68° Festival di Sanremo con il brano “Senza Appartenere”, accompagnata sul palco da Riccardo Gibertini “Jeeba” (tromba, trombone, dub, tastiere), Antonio Vezzano “Heggy” (chitarre), Nicola Roccamo “Nico” (batteria), Lucio Enrico Fasino (basso), Riccardo Di Paola (tastiere) ed Enzo Tribuzio “Dj Zak” (scretch, campioni).
Il suo “Ti amo Mi uccidi tour” ripercorrerà i successi più amati fino ai brani del suo ultimo album “MoDERN ART”, come Mi hai fatto fare tardi che ha anticipato l’uscita del disco, il nuovo singolo, in radio questi giorni, 1xUnAttimo e Ti Amo Mi uccidi, canzone che dà il nome al nuovo tour.
Nina Zilli è un tornado, un vulcano, un’innamorata della musica che ti inchioda con le sue passioni e fantasie prima ancora che tu abbia il tempo di ascoltare una sola delle sue canzoni. Nina, che viene da un paesino della Val Trebbia che ha lasciato presto per l’Irlanda, gli Stati Uniti, dovunque la spingevano i sogni e le fantasie. Nina che è partita dalla musica anni ‘70 “per arrivare piano piano alla mia musica perfetta: la Motown, l’R&B della Stax, il soul, il pop rock dei primi 60”, incrociato con amori italiani di Mina e Celentano giovani e con la Giamaica che le fa battere forte il cuore. Reggae, rocksteady, ska: quando parla di Alton Ellis, di Phyllis Dillon, degli Ska-talites la sua voce cambia intonazione, è tenera e smaniosa nello stesso tempo.
Come mettere tutto questo in musica? Ha studiato da soprano (“ma preferivo di gran lunga il rock”), ha diviso il tempo fra l’università e piccoli gruppi live, ha fatto la vee jay, è entrata e uscita da una porticina laterale della discografia con un 45 giri che ha rimosso (“non ne ho neanche una copia d’archivio, giuro che l’ho rotto”). Nel 2001 ha fondato un complesso, Chiara & Gliscuri, con cui è riuscita a mettere a fuoco qualcosa della sua personalità: un inno alla musica rocksteady, una lettura del mondo con quegli occhiali prendendo dai repertorii più diversi, da Madonna ai Metallica, dalla Giamaica vera a una di fantasia, partendo magari dall’Australia degli AC/DC. Da quell’esperienza è nata la collaborazione con i Franziska, con cui gira l’Europa cantando reggae in inglese e patois. Ma è solo una parte del suo mondo. Nina ha tempo e voglie anche per scrivere canzoni, tanto, di tutto, e per proporsi come solista.
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