Sabato 18 maggio alle ore 16.00 un Flash Mob in Piazza del Campo lanciato dal Comitato senese acqua bene comune perché acqua e servizi pubblici insieme al rispetto dei referendum del 12 e 13 giugno 2011 tornino al centro del dibattito per le elezioni amministrative.
Il Comitato ha inviato ai candidati sindaco un documento intitolato “Un nuovo modello di gestione per acqua e servizi pubblici locali”. Nel documento, dopo una accurata analisi degli effetti della privatizzazione dei servizi idrici, ad esempio a Siena il costo medio di un metro cubo di acqua è passato da 0,30 centesimi del 2.000 a circa 2 euro del 2012, si chiede ai candidati di pronunciarsi rispetto all’applicazione concreta del referendum del 2011 quando 27 milioni di italiane/i votarono contro la privatizzazione e contro i profitti sull’acqua.
Ai candidati sindaco, in particolare viene richiesto di impegnarsi su quattro punti:
Percorso democratico: chiediamo che sia costituita, sin dal primo consiglio comunale, una Consulta dell’Acqua aperta a cittadine/i, associazioni; la Consulta, presieduta dal sindaco o da suo delegato, svolga funzioni di supporto e di consulenza rispetto al consiglio comunale su tutte le problematiche relative all’acqua e su queste abbia la possibilità di esprimere pareri e proposte che l’amministrazione si impegni ad attuare.
Prospettive per la ripubblicizzazione: chiediamo che il sindaco si impegni a lavorare, insieme al Comitato Senese Acqua Bene Comune, ai partiti e ad altre associazioni che condividono l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. Tale servizio, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana, è da considerarsi un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica la cui gestione va effettuata tramite enti di diritto pubblico ( articoli 31 e 114 del d.lgs..n. 267 / 2000).
Opposizione al neocentralismo regionale: in questi ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente centralizzazione dei servizi da parte della Regione Toscana. Il governatore E. Rossi, in nome di risparmio e riduzione dei costi, ha accentrato a Firenze gli organi di gestione di molti servizi, riducendo le possibilità di intervento di territori e sindaci. Riteniamo questa deriva centralistica molto negativa e da combattere; siamo profondamente convinti che la qualità dei servizi sia legata più alla partecipazione democratica dei cittadini e delle loro espressioni territoriali piuttosto che alle scelte autoritarie di politici e dirigenti lontani ed assenti.
Nuova finanza pubblica e sociale: in questi anni gli enti locali hanno visto peggiorare nettamente le condizioni di accesso al credito; per quanto riguarda le società che gestiscono i servizi pubblici locali, sappiamo che da parte dei soci privati, a parte l’obolo pagato per entrare nelle Spa, non è stato più tirato fuori neanche un centesimo; da parte loro i governi centrali hanno trasformato la Cassa depositi e prestiti in una banca qualsiasi, che presta soldi a tassi di mercato. Chiediamo al candidato sindaco di impegnarsi nel creare un ampio schieramento di amministratori locali, cittadinanza attiva, associazioni e partiti che abbiano come obiettivo quello di costruire una nuova finanza pubblica e sociale che consenta di finanziare, a tassi agevolati, i servizi pubblici locali, partendo proprio dagli investimenti per rifare gli acquedotti. Chiediamo anche di impegnarsi per ripristinare la funzione esclusivamente pubblica della Cassa depositi e prestiti, così che torni ad essere strumento decisivo per gli enti locali a sostegno del welfare locale.
Su questi punti il Comitato senese acqua bene comune ha ricevuto risposte positive da parte dei candidati sindaco: Laura Vigni, Michele Pinassi, Eugenio Neri. Ci auguriamo che i cittadini senesi sappiano scegliere e premiare quei candidati che si sono impegnati ad applicare il referendum del 2011, perché l’acqua è di tutti e deve essere gestita in modo pubblico e partecipato.
Vi diamo appuntamento al Flash Mob sabato 18 maggio in Piazza del Campo alle ore 16.00: “Mettici la faccia. Per l’Acqua Bene Comune!”.