“Si tratta – ha spiegato Loreno Cambi, presidente di Legacoop Siena – di un investimento a bassissimo impatto ambientale, visto che soddisfa il proprio fabbisogno energetico utilizzando due tipologie di energia rinnovabile, quella fotovoltaica e quella geotermica. Un progetto ad emissioni ‘zero’, in perfetta sintonia con l’obiettivo ‘Siena Carbon Free 2015’ portato avanti dalla Provincia di Siena. Il Piano industriale – ha sottolineato Cambi – ha anche un’importante valenza occupazionale, con la previsione di circa sette/otto posti di lavoro per ogni 10mila mq di serra realizzata. Infine, si potranno registrare due tipi di ricavi: quelli provenienti dal cosiddetto ‘Quarto conto energia’, regolato dal Ministero dello Sviluppo Economico e che permetterà di ottenere tariffe incentivanti per venti anni dal Gestore dei Servizi Energetici, e quelli risultanti dalla vendita dei prodotti ortofrutticoli. Per le sue caratteristiche, inoltre, il progetto parteciperà al Bando Multimisura della Regione Toscana, denominato Progetto Integrato di Filiera (Pif) 2012”. Le modalità di partecipazione al Pif sono state illustrate dalla società “D.r.e.am. Italia”.
“La situazione economica e finanziaria che da ormai alcuni anni colpisce i mercati e le economie di tutto il pianeta – ha continuato Cambi – impone la necessità di pensare un nuovo sistema di fare economia. Dobbiamo studiare, laddove possibile, nuovi processi produttivi capaci di produrre beni a elevata qualità, a prezzi competitivi e a elevato valore aggiunto. Tutto questo nel rispetto dei territori in cui questi processi vengono realizzati, cercando di creare anche nuova occupazione”. L’idea d’impresa è nata dai risultati degli studi realizzati dall’Incubatore di Impresa del Consorzio Servizi Legacoop di Siena, dai quali emerge che il 70% del fabbisogno ortofrutticolo della Toscana viene reperito all’esterno della regione; che il settore agroalimentare non ha risentito in maniera forte della crisi e che in alcuni territori toscani sono disponibili quantità di calore residue della geotermia a costo zero.
“Questo Piano industriale – ha commentato il presidente della cooperativa agricola “G. Boscaglia”, Emanuele Grassini – è la testimonianza di come la sinergia tra il mondo pubblico, privato ed economico possa essere una valida risposta alla crisi che sta colpendo tutti i settori produttivi. Si tratta di un’operazione importante che ci permette di restare sul mercato garantendo posti di lavoro, offrendone di nuovi e promuovendo il nostro territorio e le ricchezze che ci offre, a partire dalla geotermia. Una risorsa che, purtroppo, ancora oggi ha delle potenzialità inespresse. E’ un esempio di cambio culturale che insegna a tutti noi come dalle difficoltà possano nascere nuove idee che portano al raggiungimento di risultati positivi immediati e tangibili per tutti”.
All’incontro pubblico erano presenti alcuni componenti dell’amministrazione comunale di Montieri e il sindaco Marcello Giuntini; l’assessore provinciale di Grosseto, Federico Balocchi; Cosvig; i sindacati; Banca Unipol e Banca Mps; l’associazione regionale Cooperative Agricole di Lega Coop; i consorzi “Toscagri” e “Ori di Toscana” quali società che commercializzeranno i prodotti; Enel Green Power e i cittadini.
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