Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici, gettando uno sguardo provocatorio e spesso irriverente sui meccanismi e sulle dinamiche sociali ed economiche della contemporaneità.
Lui è Cesare Pietroiusti, artista protagonista del prossimo appuntamento di “StARTers”, il ciclo di chiacchierate d’arte del Siena Art Institute, in programma martedì 30 aprile alle 18 (via Tommaso Pendola, 37, ore 18, ingresso libero).
Dal 1977, Pietroiusti ha esposto in spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all’estero. A partire dal 2004 ha irreversibilmente trasformato altrui banconote; distribuito gratuitamente decine di migliaia di disegni individualmente prodotti e firmati; venduto storie; ingerito banconote al termine di un’asta per poi restituirle al legittimo proprietario dopo l’evacuazione; aperto negozi in cui la merce in vendita sono banconote e la “valuta” con cui si possono acquistare è lo sguardo dell’acquirente; organizzato ristoranti in cui al termine del pasto, invece di pagare, si ricevono i soldi del prezzo del cibo scritto sul menu; allestito mostre in cui le opere sono in vendita non in cambio di denaro, ma delle idee o delle proposte dei visitatori.
Un percorso che l’artista condividerà con il pubblico di “StARTers” e che è una riflessione sul ruolo dell’arte e degli artisti nell’offrire una chiave di lettura delle dinamiche, e spesso delle contraddizioni, della società moderna.
Tutti gli incontri di “StARTers – Assaggi d’arte” sono ad ingresso libero e gratuito. Dopo l’incontro con Cesare Pietroiusti, le chiacchierate d’arte del Siena Art Institute proseguono martedì 7 maggio alle 18 con la visual artist statunitense Sheila Pepe, visiting artist del Siena Art Institute per il mese di maggio. Il calendario completo è disponibile sul sito www.sienaart.org
Cesare Pietroiusti
Nato a Roma, laureato in Medicina con una tesi in Clinica Psichiatrica, Cesare Pietroiusti è Docente di “Laboratorio Arti Visive”, IUAV, Venezia, dal 2004 e MFA Faculty presso l’Art Institute di Boston alla Lesley University dal 2009. Dal 2005 è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ratti di Como, di cui è stato co-curatore del Corso Superiore di Arti Visive (2006-2011).
Co-fondatore del Centro Studi Jartrakor, Roma, 1977 e della Rivista di Psicologia dell’Arte, Roma, 1979, è stato uno dei coordinatori delle residenze “Oreste” (Paliano e Montescaglioso, 1997-2000); del progetto “Oreste alla Biennale” (50.ma Biennale di Venezia, giugno-novembre 1999) e del convegno “Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?”, Link, Bologna, 1997.