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I paladini del post-punk Gang of Four al Lars Rock Fest di Chiusi

Gli inglesi Gang of Four sono fra le colonne del post-punk. Apriranno la sesta edizione del Lars Rock Fest di Chiusi il 7 luglio

Quella annunciata da parte dell’organizzazione del Lars Rock  Fest rappresenta una vera è propria sorpresa che delizierà i tanti appassionati di musica e di rock che accorreranno a Chiusi da tutta Italia per vedere la mitica band Inglese  dei Gang of Four.

Il primo annuncio degli headliner della sesta edizione del Lars Rock Fest ha riguardato la band di chiusura delle tre serate: i canadesi Austra. Il secondo comunicato ha fissato l’appuntamento con i Public Service Broadcasting per sabato 8 luglio. Dopo questi due annunci, la curiosità su chi solcherà il palco del venerdì si è fatta tangibile. Ad aprire il festival saranno delle leggende del post-punk britannico: i Gang of Four. In un’unica, imperdibile, data italiana.

Dopo aver ospitato gli Wire, nel 2016, i Giardini Pubblici di Chiusi Scalo (Si) si preparano ad un’altra band chiave del post-punk d’oltremanica, che verrà affiancata dalle sonorità più elettroniche dei Public Service Broadcasting e degli Austra. Si tratta di un chiaro segnale della volontà di puntare su band chiave di generi diversi.

I Gang of Four nascono nel 1977 dall’incontro tra Jon King (voce), Andy Gill (chitarra), Dave Allen (basso) e Hugo Burnham (batteria). Dopo alcune scissioni all’interno della band, nel 1995 Andy Gill e Jon King si rincontrano per l’album “Shrinkwrapped”, anche se la collaborazione non avrà lungo seguito. Nel 2016, arriva l’album: “Live … In The Moment”, che dimostra come la band dia il meglio di sé dal vivo.

Il Lars Rock Fest, sotto l’impeccabile direzione artistica di Alessandro Sambucari, non sbaglia un colpo e finisce nelle pagine del Mucchio Selvaggio e di altre riviste del settore e specializzate,  guadagnandosi un posto tra i festival estivi di maggiore interesse.

Cambia volto, con le grafiche di Daniele Pampanelli, ma rimane fedele allo spirito underground e alla ricercatezza musicale.Ad arricchire le tre serate all’insegna della buona musica ci saranno eventi a partire dal pomeriggio e due punti ristoro, un pub e un ristorante, pronti ad offrire una cucina all’altezza della fama di cui gode la Toscana.

Come ogni anno il festival vive grazie ai volontari e ad una forza lavoro di oltre 100 persone che vede in primo piano il GEC – Gruppo Effetti Collaterali, l’associazione di Chiusi e   la Fondazione Orizzonte d’Arte – (che proprio questi giorni ha rinnovato il c.d.a.  con la nomina del presidente Juri Bettollini, del vice  presidente Giannetto Marchettini e dei consiglieri Lucia Marcucci ed Edoardo Albani)   con il supporto e la  collaborazione del  Comune di Chiusi.

Emilio Mariotti

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