Ci sarà anche il ritorno di Alessandro Gassmann nelle vesti di regista.
E’ arrivato il cartellone teatrale di Siena per la stagione 2016/2017. Sono tanti gli appuntamenti: la prosa dei grandi spettacoli, la danza con le compagnie nazionali e internazionali di alto professionismo, “Rinnòvati Rinnovati” con la nuova drammaturgia e la musica giovane e colta, le due rassegne, Siena danza e Siena teatro, impaginate con e per le compagini del territorio e l’amatissimo Teatro per ragazzi.
Teatri di Siena 16/17, il progetto, deliberato giovedì scorso dalla Giunta, dell’Amministrazione comunale insieme a Fondazione Toscana Spettacolo onlus, è rivolto a tutta la cittadinanza, pensato per i vari pubblici che da sempre frequentano le due sale teatrali senesi, gioielli del patrimonio artistico cittadino, regionale, nazionale. In attesa della presentazione ufficiale della stagione, giovedì 8 settembre, un primo anticipo: impegno e leggerezza, teatro contemporaneo e classico, ensemble di danza di respiro nazionale e internazionale, Luca Zingaretti, il ritorno di Alessandro Gassmann nelle vesti di regista, tra prosa e cinema con Giulio Scarpati e Valeria Solarino, Lella Costa e Marco Baliani, I detenuti di Volterra, Elio Germano che si misura con la musica insieme a Teho Teardo, Carolyn Carlson con tre nuovissime creazioni, una serata di musica con e per le donne, tanto bellissimo “artigianato” teatrale e coreutico senese.
A fianco degli spettacoli, in collaborazione con l’Università di Siena, percorsi di approfondimento con conferenze e proiezioni cinematografiche. E per le scuole superiori senesi proposte di laboratori e visioni critiche.
«Un cartellone completamente rinnovato – ha illustrato l’assessore alla Cultura Francesca Vannozzi – che intende salvare il pubblico senese dalla stanchezza, dall’ovvietà, dall’omologazione, dall’individualismo, dalla solitudine, sollecitando creatività e attenzione con un mondo fatto di arti che, senza togliere nulla all’offerta della tradizione culturale, apra anche alle innovazioni, al teatro sociale, alla prosa e alla danza più sperimentale e, per la prima volta, anche ad alcune compagnie locali, perché Siena è, essa stessa, da sempre prosa, danza e musica».